In occasione della Giornata mondiale delle persone con disabilità, martedì 3 dicembre a partire dalle 14.30 nella sala concerti dell’istituto dei ciechi Florio-Salamone (via Angiò, 27 – Palermo) si terrà un incontro organizzato da Kiwanis Club E Gialai di Palermo e il Lions Club Palermo Mediterranea con la partecipazione di molte associazioni e federazioni (Vivi Sano, Fisdir, Club Scherma Palermo, Aisa e molti altri). Saranno presenti anche numerose autorità. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Anna Cane.

Interverranno il presidente dell’istituto, Tommaso Di Gesaro, i referenti di Kiwanis e Lions, Angelo Chisci, presidente della zona 1 Lions Club, Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione, il coordinatore delle attività sportive all’istituto dei ciechi Daniele Giliberti, il presidente del club Scherma Palermo Massimo La Rosa, il referente dell’unità operativa complessa Disturbi dello Spettro autistico dell’Asp di Palermo, Giovanna Gambino. I lavori si chiuderanno con gli interventi di Alessandro Mauceri (Chair Osservatorio Diritti dei Minori Kiwanis Distretto Italia San Marino) e Antonella Saverino (presidente della I circoscrizione Lions Club).

Al termine dei lavori all’interno del Parco dei Suoni atleti e praticanti si esibiranno in attività sportive paralimpiche: atletica, scherma, tiro con l’arco, pallacanestro, calcio, tennis tavolo, blind tennis, showdown, taekwondo, autodifesa donne, ginnastica over 55.

Le Paralimpiadi che si sono svolte la scorsa estate a Parigi hanno dimostrato l’importanza che esiste tra sport e disabilità: spesso l’attività sportiva può evitare che si diffondano pregiudizi che non di rado fanno più male della disabilità stessa. Lo sport, sia quello competitivo che quello non agonistico (come per Special Olympics), va oltre il mero valore fisico: spesso, ha anche la funzione di avvicinare chi non conosce la disabilità e consentire a tantissime persone di superare muri ancora oggi difficili da abbattere.

Conoscere e capire è il primo passo per l’abbattimento delle barriere sociali. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che lo sporta apporta notevoli benefici ai soggetti disabili, vantaggi come il miglioramento dell’umore e dell’autostima e dal punto di vista sociale: la pratica dell’attività sportiva, infatti, consente di stringere nuove amicizie e migliora la “salute percepita”.
Aspetti importantissimi per tutti i soggetti disabili e in modo particolare per i minori, spesso colpiti da disagio psicologico oltre che fisico. Ciò nonostante, come confermano i dati Istat, solo una minoranza (8,5%) dei soggetti affetti da una qualche disabilità dice di svolgere un’attività sportiva.