Classe 2001, Filippo Ranocchia arriva a Palermo per rinforzare il centrocampo del Palermo, consapevole di lasciare un’isola felice come Empoli, una Piazza che dà ai calciatori la possibilità di sbagliare e crescere e di approdare in una Piazza molto esigente, con grandi ambizioni, che esercita sicuramente una pressione maggiore rispetto ad Empoli. Ma per Ranocchia la pressione rappresenta uno stimolo in più per fare meglio.

“L’obiettivo di qualsiasi calciatore è di giocare in una Piazza esigente – ha confermato Ranocchia durante la conferenza stampa di presentazione. Tutte le grandi squadre hanno Piazze esigenti. Quindi non sarà un problema e sarà uno stimolo avere una Piazza così forte dietro. Quando si giocherà in casa potrà essere un vantaggio perché i tifosi danno una spinta in più. Le pressioni fanno parte del calcio e sicuramente sono contento di averle.

La trattativa
“Nelle due scorse settimane ho saputo di questo interesse e sinceramente non ho pensato alla Juventus, ma ad una Società ed una Piazza che mi volevano a tutti costi. Il tempo di mettere d’accordo tutte le parti e sono venuto. Scendere di categoria non è stato un problema. La durata lunga del contratto non è un vincolo perché dietro c’è una Società molto importante con prospettive altrettanto importante.

Caratteristiche tecniche
“Il mio punto di forza credo sia qualità di gioco e la gestione della palla. In questo ultimo anno e mezzo sono migliorato molto nella fase difensiva perché la serie A ti obbliga a migliorare in quanto bisogna adeguarsi alla fisicità ed al livello dei giocatori. Devo migliorare in zona gol, penso di averne fatti pochi negli anni scorsi rispetto a quanti ne potrei fare. Dal punto di vista tattico ho fatto praticamente tutte le posizioni. Ho giocato in un centrocampo a due, quest’anno ho fatto il regista. Credo che in questo modulo potrei ricoprire il ruolo di mezzala. Poi in base alle necessità della squadra ed alle richieste del Mister mi adatto, non ho nessun tipo di problema. Sono al 100% della mia condizione fisica e posso giocare.

Il Mister ed i nuovi compagni
“Ho parlato con il Mister, abbiamo fatto una chiacchierata generale. Mi ha descritto il tipo di gioco e le richieste che ha per me. L’impatto con la squadra è stato positivo, mi hanno accolto molto bene. Mi sembra che ci sia un bel gruppo, l’ho visto in queste poche ore.

Di seguito l’intervista completa