La sfida contro il Benevento, fanalino di coda nella classifica di serie B, è l’ultima chiamata per il Palermo per sperare ancora nei play off, ma la conquista dei tre punti serve soprattutto a blindare la matematica salvezza in un campionato equilibratissimo che a cinque giornate dal termine non sta risparmiando sorprese e colpi di scena.
Contro la “Strega” Corini propone il modulo 3-5-2 e manda in campo Pigliacelli tra i pali; Mateju – Neldecerau – Marconi in difesa; Valente – Saric – Gomes – Verre e Sala a centrocampo; Tutino e Brunori coppia d’attacco.
Due calci d’angolo ad inizio gara per il Benevento che sugli sviluppi del secondo corner sfiora la rete del vantaggio, un miracolo di Piagliacelli evita il gol degli avversari. Non desiste la squadra beneventana che si riversa in avanti, ma riparte in contropiede il Palermo.
Ed è proprio su un’azione di ripartenza che al 12’ il Palermo va in vantaggio. Cross in area pennellato da Nicola Valente che trova prontissimo Marco Sala che beffa la difesa del Benevento e mette il pallone alle spalle di Manfredini.
Prova a reagire il Benevento, ma il Palermo difende bene e riparte velocemente. Ma è poco concreto sotto porta e poco preciso nei passaggi, perde palla e favorisce il contropiede degli avversari.
Al 27’ il Benevento trova il pareggio con Farias che servito da Ciano anticipa Mateju e mette dentro la rete dell’1 a 1.
Tutto da rifare per il Palermo, ma la manovra offensiva dei Rosanero è convulsa e poco efficace. Molto più pericolosi i sanniti che sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 39’ vanno vicinissimi al raddoppio con Acampora. Pigliacelli toglie letteralmente la palla dalla porta.
C’è molta imprecisione nei passaggi da parte dei giocatori del Palermo che in fase di transizione attiva perdono palla e subiscono il contropiede del Benevento. L’arbitro concede un minuto di recupero, ma il primo tempo si chiude sul punteggio di 1 a 1.
Doppio cambio per Corini ad inizio di ripresa, fuori Verre e Saric, dentro Damiani e Broh. La gara è aperta e molto equilibrata.
Prova a costruire in avanti la squadra rosanero, ma non c’è fluidità nei passaggi, manca la necessaria lucidità e riparte così il Benevento molto più pericoloso in attacco. Un tiro insidioso da fuori area al 53’ viene sventato da Pigliacelli. Replica al 57’ il Palermo con Sala, Manfredini manda il pallone in calcio d’angolo.
Si riversa in avanti il Palermo, ma il Benevento si difende molto bene. Al 67’ escono Tutino e Gomes ed entrano Soleri e Segre. La gara si vivacizza con continui ribaltamenti di fronte. Il Palermo prova ad avanzare, ma manca la concretezza sotto porta, più pericoloso nelle ripartenze il Benevento. Il finale di gara vede i Sanniti in costante possesso palla, il Palermo rischia il tracollo, poche le idee, per ‘altro confuse, lo tengono in balia dell’ultima in classifica. All’88’ dopo un intervento duro di Tosca, Brunori esce dolorante dal campo. Al suo posto entra Vido. Cinque i minuti concessi dall’arbitro.
Al 95’ gol di Jeremy Broh annullato inspiegabilmente dal Var per un presunto tocco col braccio di Segre in area. Finisce così una gara che cancella definitivamente ogni sogno di gloria del Palermo che deve cominciare a guardarsi indietro.
Il Palermo continua nella sua incredibile marcia del gambero, dopo i primi 15 minuti di gioco in cui ci si è illusi che qualcosa potesse cambiare nell’atteggiamento e nell’attenzione dei giocatori, la squadra rosanero si è fatta raggiungere dal Benevento. Troppo confusione nella costruzione della manovra offensiva ed i ben noti errori in fase di transizione attiva hanno favorito il Benevento in ripartenze pericolose che più di una volta hanno fatto tremare il pubblico del Barbera. La regressione del Palermo registrata nelle ultime giornate vieta voli pindarici, sogni di play off e qualsiasi ambizione che non sia una tranquilla salvezza che vista la classifica molto corta è bene conquistare al più presto. Il tecnico rosanero non riesce ad arginare questo trend negativo della sua squadra, il percorso di crescita sembra essersi irrimediabilmente arrestato. Nelle ultime 11 giornate la media punti del Palermo è da playout, lo specchio fedele di un gruppo che dopo un inizio un girone di ritorno promettente si è via via sfilacciato, perdendo sicurezza, convinzione e soprattutto voglia di vincere.
Tabellino:
PALERMO (3-5-2): 22 Pigliacelli; 37 Mateju, 18 Nedelcearu, 15 Marconi; 30 Valente, 28 Saric, 5 Gomes, 26 Verre, 3 Sala; 9 Brunori (C.), 7 Tutino.
A disposizione: 12 Massolo, 2 Graves, 4 Orihuela, 8 Segre, 11 Masciangelo, 14 Broh, 19 Vido, 21 Damiani, 25 Buttaro, 27 Soleri, 48 Bettella, 79 Lancini.
Allenatore: Corini.
BENEVENTO (3-5-2): 12 Manfredini; 55 Veseli, 15 Glik, 31 Tosca; 16 Improta (C.), 24 Viviani, 27 Schiattarella, 4 Acampora, 18 Foulon; 28 Ciano, 10 Farias.
A disposizione: 21 Paleari, 22 Lucatelli, 6 Kubica, 7 Karic, 8 Tello, 9 Pettinari, 11 Jureskin, 33 Leverbe, 35 Carfora, 80 Koutsoupias.
Allenatore: Agostinelli.
Arbitro: Maggioni (Lecco)
IV Ufficiale: Emmanuele (Pisa)
Assistenti: Rocca (Catanzaro) e Gualtieri (Asti)
VAR: Pairetto (Nichelino)
AVAR: Marchetti (Ostia Lido)
Ammoniti: 61’ Acampora – 70’ Segre – 76’ Veseli – 88’ Tosca
Marcatori: 12’ Sala – 27’ Farias
Spettatori: Abbonamenti 12.623 – Biglietti 8.908 – Totale 21.531