“Oggi, dopo quasi 4 anni e mezzo di processo, le difese hanno dimostrato l’insussistenza dell’impianto accusatorio proposto dall’ufficio della Procura della Repubblica per tutti i reati contestati, che alla fine della requisitoria aveva proposto una condanna a 6 anni e 4 mesi di reclusione e 700,00 euro di multa.”
A sostenerlo sono gli avvocati Salvatore Priola e Letizia Coassin, legali del dipendente comunale di Bagheria, geometra Onofrio Lisuzzo, nell’ambito del processo che vedeva imputati anche l’ex sindaco Patrizio Cinque e altre 36 persone, e che si è concluso ieri a Termini Imerese con la quasi totalità di assoluzioni.
Lisuzzo era stato destinatario della misura cautelare personale del divieto di dimora nel Comune di Bagheria, emessa dal Gip. del Tribunale di Termini Imerese Michele Guarnotta il 18 settembre 2017.
“Il collegio del Tribunale di Termini Imerese -continuano i due legali-, presieduto dal dottor Alcamo e composto dai Giudici dottor Balsamo e dottoressa Cirincione, ha assolto il geometra Lisuzzo con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste” ridando serenità a un dipendente che ha dimostrato ampiamente di avere sempre svolto il proprio dovere nell’interesse della Pubblica Amministrazione. Ancora una volta il geometra Lisuzzo, ha affrontato il processo certo della propria correttezza, confidando nell’equilibrio ed attenzione dei Giudici, i quali, ancora una volta, hanno accertato l’estraneità di Onofrio Lisuzzo rispetto a tutti ai fatti contestati.”
Articolo e foto tratto da La Voce di Bagheria di Martino Grasso