Dopo oltre un mese di stop, ultimo incontro giocato il 22 dicembre 2021, il Palermo torna in campo e lo farà domani sera ( kick-off alle 21.00 con diretta in chiaro su RaiSport sat ) in quel di Catanzaro, contro la compagine locale guidata da mister Vivarini e uscita assai rinforzata dal mercato di “riparazione” di Gennaio. Avversario tosto quindi, per il Baldini bis sulla panchina rosanero.

Si tratterà pertanto di una sfida parecchio attesa da entrambe le tifoserie poiché, a parte per gli interessi di classifica, Catanzaro Palermo nella sua storia è stato sempre un match molto sentito e vibrante. Un incontro di alta risonanza e lignaggio, che però mai, particolare curioso, è stato giocato in serie A.

Il primo incontro ufficiale risale al campionato di serie B 1936-37, quando il 18 Ottobre 1936 il Palermo fece visita alla Catanzarese imponendo un pareggio per 1-1 con le reti al 55’ di Alberti per i siciliani e pareggio al 70’ di Isada.

Il campo di Catanzaro ha regalato poche gioie ai colori rosanero ed, in compenso, molte delusioni ed amarezze.

L’ultima vittoria risale addirittura a quasi 55 anni fa quando il Palermo si impose per 2a1. Era il 15 maggio 1966, torneo di serie B, grazie alle reti di Taibi e Fogar.

Adesso, occhio ai “numeri”.

Al vecchio “Militare”, oggi “Ceravolo”, i giallorossi hanno ottenuto dieci successi; sei sono stati i segni X e tre le vittorie dei rosanero. Ventotto a quindici a favore del Catanzaro le reti segnate.

L’ultimo incontro in ordine cronologico si è svolto nello scorso campionato di serie C – gir. C 2020-21, esattamente mercoledì 4 Novembre 2020 ed era valido per il recupero della 7° giornata.

1-1 il risultato finale, grazie al vantaggio iniziale dei giallorossi con Felice Evacuo su rigore al 74’ e pareggio rosanero al minuto 88 sfruttando una sfortunata autorete sempre di Evacuo su velenosa punizione calciata da Alberto Almici, nonostante l’inferiorità numerica del Palermo rimasto in 9 per le espulsioni di Broh e Crivello.

Anche allora come oggi la partita subì gli effetti nefasti dei contagi covid che colpirono quasi l’intera rosa del Palermo, allenatore compreso. La partita era originariamente prevista per il 25 Ottobre 2021 e venne rinviata su richiesta dei rosanero proprio a causa della positività di alcuni tesserati, ben 19, al coronavirus.

Per trovare un altro precedente tra le due compagini si deve andare indietro di ben trent’anni. Per la precisione al 30 settembre 1990, campionato di serie C.

A Catanzaro,seconda trasferta consecutiva dopo quella vittoriosa di Nola, il Palermo tornò fragorosamente coi piedi per terra. Una batosta netta ed eloquente (0-3 reti di Fontana,Criniti e Coppola),che non ammise repliche. E’ vero che i calabri siglarono due delle tre marcature in fuorigioco,ma è altrettanto inequivocabile che surclassarono gli spenti rosanero in determinazione e velocità. Il Palermo commise un peccato di superbia nell’affrontare la partita con molta leggerezza e poca concentrazione. La difesa irriconoscibile, il centrocampo in costante balia degli avversari, l’attacco inesistente.

Fu comunque l’anno che vide la prima storica promozione del nuovo Palermo post radiazione del 1986 tra i cadetti.

Tecnico dei rosa era Franco Liguori, esonerato poi la settimana successiva dopo il pareggio interno contro la Torres. Al suo posto giunse Enzo Ferrari.

Prima ancora ricordiamo la partita del 26 febbraio 1984. Il Palermo giocò in un “Militare” semideserto credendo di far un solo boccone della derelitta squadra allenata dall’ex Mimmo Renna. Mai calcoli furono così sbagliati. La squadra di casa giocò una partita gagliarda e si impose per 2-1 in rimonta: alla rete di Montesano al 49’, ci pensò Bivi con una doppietta al 65’ ed all’83’ a regalare il successo ai calabresi. Magra consolazione. A fine stagione retrocedettero entrambe.

Nel campionato successivo, invece, sempre a braccetto, le due squadre salirono in Serie B.

Nello scontro al vertice,un Palermo sfortunato ma anche impreciso sotto porta,perse partita e primo posto in classifica. Venne battuto per 2-1,scavalcato in classifica dagli stessi calabri e agguantato dal Messina vittorioso allo scadere sul Cosenza (1-0). I rosa furono costretti a cedere il passo ad un Catanzaro più smaliziato e pratico,ma ebbero ben poco da rimproverarsi: non demeritarono,giocando una buona partita. I ragazzi allenati da Rosati tornarono battuti dal campo calabro per due prodezze individuali di Bagnato e Lorenzo,intervallate al 48’ dal momentaneo pareggio di Messina che insaccò una respinta di Bianchi su precedente colpo di testa di Pircher.

Il 17 novembre 1985, ultima partita in ordine cronologico giocata tra i cadetti, finì 1-1 per effetto dei gol di Benedetti per i rosanero e Brondi per i calabri.

Una partita vibrante e “caliente” si giocò invece nel campionato di serie B 1973/74.

Con un gol siglato da La Rosa a 4’ dal termine,il Palermo riequilibrò la rete siglata con una beffarda ciabattata da Zuccheri al 42’ e lasciò indenne il terreno-trappola calabrese conquistando il settimo risultato utile consecutivo. Il gol del pari giunse su assist di Arcoleo sul cross del quale la punta rosanero mandò prepotentemente di destro la sfera nel sacco. La partita, dominata dal forte vento, vide come principale protagonista la paura di perdere di entrambe le squadre, con poco spazio per spunti tecnici di rilievo. Se da un lato, amaro fu il dopopartita scaturito proprio dal gol rosanero in zona “Cesarini” che fece esplodere l’ira dei tifosi locali. Dall’altro, il bilancio amarissimo. L’arbitro Benedetti di Roma lasciò la città calabra solo alle 21,00 scortato dalla polizia, uno dei guardalinee ferito alla mano, otto agenti contusi, lo stadio seriamente danneggiato, gli spogliatoi saccheggiati, i cancelli divelti. Non solo. A fine partita i ventidue giocatori e la terna arbitrale si diressero di corsa verso gli spogliatoi perché venne messo in atto un tentativo di invasione di campo. Riferiscono le cronache del tempo che un esagitato riuscì a raggiungere l’arbitro,ma venne bloccato in tempo. Nel mentre gli spogliatoi vennero assediati ed i cancelli all’esterno dello stadio quasi abbattuti dalla folla inferocita. La poca forza pubblica presente al campo “Militare” ben poco potè fare.

Intanto, dentro al campo accadde di tutto. Vennero incendiate le panchine,scardinate le porte,mandati in frantumi i vetri degli spogliatoi. Una giornata balorda che di buono per i colori rosanero portò soltanto il prezioso punto,utile a muovere la classifica. Null’altro. Per il resto una giornata da dimenticare.

Altri tempi, altro calcio. Domani sera siamo certi di assistere ad un Catanzaro Palermo edizione numero 20 sicuramente vibrante e avvincente. Sperando che i rosa infrangano un tabù che dura da ormai tantissimo tempo, portando a casa tre punti che rappresenterebbero autentico oro colato per le ambizioni di promozione.