Tra magici oggetti, sortilegi, incantesimi e colpi di scena le protagoniste di questa edizione sono le 12 compagnie di tutta la Sicilia
Ultimo weekend tra magie, oggetti prodigiosi, lotte tra maghi e donne guerriere per l’edizione numero 45 del Festival di Morgana, che quest’anno è tornato alla dimensione tradizionale ma con nuove modalità di condivisione.
La pandemia non ha fermato la storica manifestazione, ma ha spostato tutti gli eventi in programma saranno on line. Oltre alla diretta streaming ci sarà la possibilità di rivedere tutti gli spettacoli in differita sul sito www.festivaldimorgana.it. Trovare nuove modalità per un festival dalla storia lunga e prestigiosa è un messaggio di speranza, che mette l’accento sulla necessità di condivisione anche e soprattutto in tempi difficili come questo.
Tra magici oggetti, sortilegi, incantesimi e colpi di scena che costellano gli 80 spettacoli in programma, protagoniste di questa edizione sono le 12 compagnie di tutta la Sicilia aderenti alla “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi” che, dopo la sua formale costituzione nel 2018, hanno intensificato il loro dialogo e la loro collaborazione con lo scopo di intraprendere azioni condivise. La Rete, ispirata alla Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, è riconosciuta dal Ministero per i Beni e le attività culturali e del turismo come rappresentativa della tradizione dell’Opera dei Pupi siciliana. Suo soggetto referente è l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari in qualità di organismo territoriale competente in materia.
C’è necessità di fare memoria, in questo mondo alla ricerca di nuove chiavi di lettura, e al contempo di guardare con occhi nuovi.
Ecco allora che i “magici oggetti” di cui sono popolate le narrazioni – siano essi filtri d’amore, fonti magiche o ampolle preziose – si fanno talismani che soccorrono in un periodo in cui tempi e luoghi sono scardinati, fino a diventare il tema di questa edizione del Festival di Morgana.
In questo abbraccio virtuale dell’intera Sicilia, infatti, verranno messi in scena spettacoli a Palermo ma anche ad Acireale, Alcamo, Messina, Siracusa, Sortino,Terrasini.
Il programma dall’11 al 13 dicembre
L’ultimo weekend del Festival di Morgana 2020 inizia venerdì 11 dicembre alle 16 al Teatro Agramante con Rinaldino, della Compagnia Famiglia Argento. Mentre la corte di Carlo Magno è riunita in consiglio, Ginamo di Baiona confessa che Rinaldo e i suoi fratelli non sono figli di Amone bensì suoi. Malagigi, saputo dell’infamia grazie alle sue arti magiche, si trasforma in un vecchio commerciante di armature e svela al giovane Rinaldo il segreto, consegnandogli le armi per vendicare l’onore del padre e della madre sfidando Ginamo in un duello all’ultimo sangue.
Alle 17, al Museo delle Marionette, sarà la volta delle Farse di Nofriu e Virticchiu, di e con Girolamo Cuticchio Senior, puparo d’eccezione, vero e proprio monumento vivente dell’antica arte dell’Opra. Passando dalle vastasate al teatro dei pupi, Nofriu e Virticchiu, divenuti marionette, si intromettono nelle vicende dei paladini e diventano loro scudieri e servitori, o contadini. Portano sulla scena il punto di vista del popolo e nel loro dialetto verace commentano scherzosamente l’azione, invertendo le gerarchie sociali.
Alle 18, al Teatro Carlo Magno, andrà in scena Rovenza incantata, della Compagnia Famiglia Mancuso. Durante il ciclo della storia dei paladini di Francia, sono tante le donne guerriere, ma sicuramente Rovenza, per valore, audacia e forza, è paragonabile a Bradamante, sorella di Rinaldo. Oltre a combattere con un pesante martello d’acciaio, ha l’armatura incantata e nessuno dei valorosi paladini di Carlo Magno riesce durante i combattimenti a sopraffarla.
Allo stesso orario, il Teatro dei Pupi Kemonia ospiterà L’invincibile Almonte d’Asia, della Compagnia Franco Cuticchio Figlio d’Arte, in cui si racconta dell’avanzata delle truppe di Almonte sul suolo cristiano proprio quando la Francia tutta celebra il lutto per la morte del valoroso Ruggero di Risa.
Ultimo spettacolo della giornata alle 21, al Museo delle marionette, con Savi Manna e il suo Turi marionetta, un monologo che racconta storie di marionette, pupi, pupari e cantastorie. In un atto unico viene rivisitata la storia sociale delle marionette, esaltando anche la grande tradizione siciliana dell’Opera dei pupi.
Sabato 12 dicembre, alle 11, al Museo delle Marionette, andrà un scena una nuova replica delle Farse di Nofriu e Virticchiu, di e con Girolamo Cuticchio Senior.
Alle 16, al Teatro Agramante, ecco la Morte di Agricane, della Compagnia Famiglia Argento. Al rifiuto di Angelica di sposare Agricane, si scatena una guerra contro il re Galafro. Agricane esce vincitore, ma Angelica scappa e, in cerca di aiuto, incontra Fiordeligi. Questi le consegna un anello magico che può renderla invisibile.
Alle 17, ancora al Museo delle Marionette, sarà rappresentato lo spettacolo della
Compagnia Brigliadoro, Ultimo duello di Orlando e Rinaldo al pietron di Merlino. Ferraù ha distrutto il campo dove si stava svolgendo la gara indetta per avere in sposa Angelica, appena giunta alla corte di Carlo Magno. La principessa e il fratello Argalia si mettono allora in fuga e, Rinaldo, già affascinato dall’astuta donna, va alla sua ricerca. Ma cosa succede se entrano nella storia la fonte dell’odio e quella dell’amore?
Ancora al Museo, ma alle 18, spazio alla presentazione del libro Automi, di Guido Accascina. Gli automi sono tra i pochi manufatti costruiti dall’uomo capaci di unire in un solo oggetto il talento artistico, l’inventiva dell’ingegno e un movimento programmabile, prevedibile e controllabile. Quello di Accascina è il primo libro completo sull’argomento edito in Italia e ripercorre la storia di queste invenzioni e dei loro autori, dall’Egitto dei Tolomei ai nostri giorni, con una descrizione dettagliata di vari progetti.Alle 19, al Teatro Carlo Magno, andrà in replica Rovenza incantata, della Compagnia Famiglia Mancuso, mentre alle 20, il Teatro dei Pupi Kemonia riproporrà L’invincibile Almonte d’Asia, della Compagnia Franco Cuticchio Figlio d’Arte.
Alle 21 ultimo appuntamento palermitano della giornata al Museo Pasqualino con Il grimorio di Malagigi e la passione di Rinaldo, ovvero la distruzione di Montalbano della Compagnia Marionettistica Fratelli Napoli. Un affascinante racconto che trae origine da fonti narrative medievali e quattrocentesche, rimaneggiato da Giusto Lodico e poi dai pupari siciliani, che ne fecero uno degli esempi più espliciti di quella reiterata riflessione sulle storture dell’esistenza e di quell’aspirazione a un ordine del mondo più giusto. Cifra che Antonino Buttitta e Antonio Pasqualino nei loro studi hanno individuato come caratterizzante dell’Opera dei Pupi.
Nuovi appuntamenti anche fuori porta. Alle 18, ad Acireale, il Teatro-Museo Opera dei Pupi Turi Grasso metterà in scena Orlando nell’incanto della maga Fallerina della Compagnia Turi Grasso. Nello spettacolo, il valoroso Orlando si troverà ad affrontare la maga Fallerina, che governa con malefici incantesimi il regno d’Orgagna, sotto la protezione del Signore delle Tenebre.Alle 16.30, al Castello dei conti di Modica di Alcamo, la Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino porterà in scena Incanti della maga Angiolina. Angiolina promette al fratello, Corbolas, Aldabella, moglie del conte Orlando. Dopo aver rapito la donzella, la maga la porta nel suo castello fatato. Vani saranno i tentativi di Carlo Magno, Rinaldo e dei paladini per liberarla. L’astuta Aldabella però dice a Corbolas che gli si concederà quando avrà ucciso Orlando. Intanto, informato da Malagigi del rapimento della moglie, il gran conte Orlando si reca al castello della perfida Angiolina dove uccide Corbolas e libera la moglie e gli altri paladini prigionieri.
Ci si sposta a Messina, alla Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele, alle 19, per Il potere di Durlindana, della Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano. L’episodio narra le vicende di Gano e delle sue macchinazioni per impossessarsi del Regno di Francia. Questi, ostacolato da Orlando, decide di ucciderlo. Per raggiungere il suo scopo interpellerà una fattucchiera che creerà un’arpia per rapire Alda, la sposa di Orlando e chiederà in cambio la spada Durlindana. Il misero piano però fallirà grazie all’intervento divino e al valore di Orlando.
Visite teatralizzate al Museo dei Pupi di Siracusa, con Angelica: di pozioni e filtri d’amore, alle 16.30, alle 17.30 e alle 18.30 a cura della Compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri, un viaggio fra le storie e gli oggetti per scoprire una collezione magica.
Alle 18, al Teatro comunale dell’opera dei pupi, l’Antica compagnia Opera dei pupi Famiglia Puglisi proporrà La lancia dorata di Argalia. Argalia, figlio del signore del Catai, il re Galafrone, giunge in Francia con una lancia dorata di tal virtù che ogni cavaliere, non appena ne è sfiorato, cade morto dal cavallo. Galafrone ha anche un anello che, portato in bocca dal lato sinistro, rende invisibili, e portato in dito, scioglie ogni incantesimo. Alla giostra bandita a Parigi da Carlo, Angelica arriva con Argalia sotto il falso nome di Uberto dal Leone. Il giovane vuol giostrare con tutti i Paladini. Se vincerà si accontenterà di una corona di rose. Se perderà, cederà Angelica al vincitore, ma a patto che chi cade da cavallo non possa più duellare.
Ancora alle 18, ma al Museo regionale Palazzo D’Aumale di Terrasini, la Compagnia Marionettistica Popolare Siciliana metterà in scena L’anello di Carlo Magno. Lo spettacolo è ispirato ad una storia popolare tedesca raccontata da Italo Calvino nelle sue “Lezioni americane”. Ha per protagonista Carlo Magno, amato e spesso denigrato, dal carattere ondivago e dalle tante luci e ombre.
L’ultimo giorno del Festival di Morgana, domenica 13 dicembre, si apre alle 11 al Museo Pasqualino con la replica delle Farse di Nofriu e Virticchiu. di e con Girolamo Cuticchio.Ancora al Museo, ma alle 16, la Compagnia Brigliadoro metterà in scena Morte di Ferraù. Si narra di un efferato duello che vede confrontarsi Orlando, primo paladino di Francia, e l’efferato Ferraù, re di Spagna che tra gli altri uccide Argalia, fratello di Angelica, amata e più volte inseguita dal prode cristiano. Dopo una lunga battaglia, i due concordano nello svelarsi i rispettivi punti deboli. Entrambi infatti hanno l’armatura incantata e un unico… “tallone di Achille”.
Alle 17, al Teatro Agramante andrà invece in scena Il Genio di Palermo, della Compagnia Famiglia Argento. Nofrio e Virticchio passeggiano per la città, ma Virticchio scivola e sbatte la testa. Nel suo stato di incoscienza vede palesarsi il Genio che lo conduce attraverso le sue avventure, facendogli conoscere la sua vera storia.
Replica dello spettacolo Il grimorio di Malagigi e la passione di Rinaldo, ovvero la distruzione di Montalbano, della Compagnia Marionettistica Fratelli Napoli, alle 18 al Museo Pasqualino.
Alle 19, il Teatro Carlo Magno riproporrà Rovenza incantata, della Compagnia Famiglia Mancuso e alle 20, il Teatro dei Pupi Kemonia replicherà L’invincibile Almonte d’Asia, della Compagnia Franco Cuticchio Figlio d’Arte.
Anche in quest’ultimo giorno di festival, saranno tanti gli appuntamenti fuori porta. Il Teatro-Museo Opera dei Pupi Turi Grasso di Acireale metterà nuovamente in scena Orlando nell’incanto della maga Fallerina della Compagnia Turi Grasso.
Alle 16.30, il Castello dei conti di Modica di Alcamo ospiterà Malaguerra distrugge l’incanto di Uriella, della Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino. Rinaldo porta il figlio Malaguerra a Parigi dove sta per svolgersi una giostra per volere della bella Rossana, desiderosa di sposare un giovane paladino di re Carlo. Innamorato della fanciulla, Malaguerra chiede al padre un’armatura per partecipare alla giostra ma Rinaldo gliela nega. Il giovane però riesce a ottenere le armi dal mago Malagigi e, in cambio, si impegna di distruggere l’incanto di Uriella.
Alle 19, la Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele di Messina metterà in scena la replica de Il potere di Durlindana, della Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano.
Al Museo dei Pupi di Siracusa, alle ore 16.30, 17.30 e 18.30, ultimo appuntamento con le visite guidate teatralizzate Angelica: di pozioni e filtri d’amore della Compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri.
Alle 18, il Teatro comunale dell’opera dei pupi di Sortino riproporrà La lancia dorata di Argalia, dell’Antica compagnia Opera dei pupi Famiglia Puglisi.
Infine, alle 18, al Museo Regionale Palazzo D’Aumale, verrà messa in scena La guerra diabolica fra i maghi Atlante e Malagigi, della Compagnia Marionettistica Popolare Siciliana. Lo spettacolo trae spunto dal successo di pubblico, in ogni tempo, di una delle figure più appassionanti dell’opera dei pupi siciliani: quella del mago. In questa storia, egli assume la duplice forma del buono e del cattivo, secondo la tradizione del genere nei due secoli di vita dell’Opra. Questo manicheismo, che contraddistingue la Storia dei Paladini di Francia, è presente anche nel personaggio magico per eccellenza: lo stregone, o incantatore, fattucchiere, qui presente nella doppia veste di mago positivo, Malagigi, e negativo, Atlante.