di Salvatore Taibi
Una foto emblematica. Un’immagine (tratta da www.tifosipalermo.it), a detta di molti, che testimonia la leggerezza e il menefreghismo di chi dovrebbe essere d’esempio per tutti i tifosi, quantomeno per quelli rosanero. La società smentisce e assicura il rispetto dei protocolli anticovid. Una ripresa fatta – mercoledì 18 novembre 2020 – sugli spalti dello stadio Renzo Barbera di Palermo ad alcuni tifosi che hanno gioito per il gol vincente segnato dai rosanero. Un solo scatto fotografico, in barba alle norme anti Covid, che testimonia l’inosservanza delle regole. Mascherine abbassate, assembramento – anche se in quattro ma con Dario Mirri, presidente del Palermo – con contatto fisico. A che titolo, poi, sono entrati allo stadio gli altri in sua compagnia? Fanno parte dello staff? Che ruolo ricoprono? Quando si parla tanto di distanziamento, di prendere l’ascensore uno alla volta e di mascherine ovviamente. E poi tutti seduti vicini a guardare la gara – e festeggiare toccandosi in occasione della rete palermitana – “devono essere quantomeno amici del gran capo quelli ritratti nella foto”. Certo si capisce la felicità per il gol e la vittoria della compagine rosanero, ma non sarebbe stato lo stesso emozionante se fosse stato fatto con le giuste distanze come la legge impone?Le regole, a questo punto, sono uguali – o almeno dovrebbero essere uguali – per tutti. Allora allo stadio dovrebbero accedere anche altri spettatori che chissà cosa darebbero per essere lì, ma la legge e le regole purtroppo lo vietano. Ma forse con questa dirigenza le regole non saranno mai uguali per tutti. “Tutti i regolamenti sanitari sono stati normalmente predisposti e applicati, come sempre – garantisce la società Palermo F.C. – La foto ritrae un momento di gioia e felicità dopo minuti, giorni e mesi di passione e sofferenza per il Palermo, di persone regolarmente autorizzate a essere presenti allo stadio, come previsto dalle norme. Nella fattispecie, si tratta, oltre che del Presidente del Palermo F.C., di una delegazione appartenente all’associazione Amici Rosanero, che detiene la quota societaria popolare”.