In attesa che arrivi l’ordine di demolizione e bonifica del demanio, il Coime in collaborazione con la Polizia Municipale – Nucleo antiabusivismo, ha reso “inservibile” un immobile abusivo a Punta Priola in zona Addaura a Palermo. Erano stati chiusi gli infissi durante il precedente sopralluogo, mesi fa, ora gli operai hanno provveduto a bucare i tetti, così da rendere l’immobile inutilizzabile. “Recentemente sono stati segnalati movimenti di persone che avevano intenzione di occupare la struttura abusivamente – spiega il dirigente responsabile del Coime Francesco Teriaca – . In attesa che arrivi la richiesta di bonifica del demanio, abbiamo cercato di rendere inaccessibile quella che è sempre stata un’abitazione abusiva. Sono stati impegnati una squadra di fabbri e un escavatorista”. L’immobile in questione si trova in uno dei luoghi più panoramici della costa di Palermo che, oggetto di un accordo tra Comune e Agenzia del Demanio, attende una definitiva rigenerazione urbana e riqualificazione. Il progetto prevede la decementificazione dell’intera area e in particolare la realizzazione di sentieri ciclopedonali, aree verdi attrezzate, orti botanici e punti di osservazione. In quest’area l’Agenzia del Demanio ha già provveduto alla demolizione di due ruderi abusivi e alla bonifica di una porzione di costa. Rimane uno spazio ancora non bonificato con la presenza di fabbricati non sanabili, su area di proprietà pubblica. Anche per l’immobile, dove in questi giorni sono intervenuti gli operai del Coime, è arrivata lo scorso 5 dicembre un’ordinanza di demolizione. Attendendo il temine di tutte le procedure prima dell’abbattimento della struttura abusiva, il Coime ha voluto scoraggiare possibili occupanti che, una volta entrati in casa, allungherebbero i tempi con un eventuale sgombero. Il progetto di riqualificazione, che è già stato avviato, vuole restituire ai cittadini la bellezza della scogliera e il litorale, fiore all’occhiello fra le località palermitane per la villeggiatura e il turismo balneare internazionale. Un paesaggio che per anni è stato oscurato e coperto da costruzioni di diverso genere ed uso, strade, case, cantieri navali che non hanno mai tenuto conto del valore naturalistico, ignorando ogni vincolo paesaggistico e ambientale. Cemento e strutture abusive hanno danneggiato il litorale deturpandone la sua originaria bellezza. A sostenere il progetto di riqualificazione dell’area, oltre al Comune e all’Agenzia del Demanio, vi sono anche Legambiente, Wwf e altre associazioni culturali e ambientaliste.