E’ dal 23 agosto 1978 che non si esibisce dal vivo
Mina, all’anagrafe Mina Anna Mazzini, è nata il 25 marzo del 1940 a Busto Arsizio, sotto il segno dell’Ariete. A soli tre anni si trasferisce con la famiglia a Cremona, città che diventerà anche il titolo di un suo fortunatissimo album. A 13 anni il padre Giacomo Mino Mazzini decide di iscriverla alla Canottieri Baldesio dove dimostra di avere un discreto talento partecipando a diverse gare classificandosi anche al secondo posto.
La musica e il canto sono le sue più grandi passioni. Ad avvicinarla al mondo delle sette note è la nonna, Amelia, cantante lirica. In realtà il debutto “canoro” avviene quasi per caso: è il 1958 quando accetta di cantare per la prima volta sul palco della Bussola di Marina di Pietrasanta inconsapevole di quello che sarebbe successo. All’epoca veniva descritta come una ragazza timida, tranquilla e solitaria. Un animo ribelle e irrequieto che nascondono un grande talento pronto a scoppiare.
Nel 1958 Mina debutta diventando la voce femminile del gruppo Happy Boys. L’incontro con Davide Matalon, suo primo discografico, le cambia la vita. Arrivano i primi LP e le prime competizioni. Mina partecipa così alla competizione canora Sei giorni della canzone e poco dopo è al Teatro Smeraldo con il brano Proteggimi. Il 1960 è l’anno della sua consacrazione: Tintarella di Luna, canzone di Migliacci e De Filippi, conquista la classifica dei dischi più venduti trasformandola nell’unica e incomparabile Tigre di Cremona. Era il 23 agosto 1978 e sotto il tendone di Bussoladomani a Lido di Camaiore quella sera c’erano 4 mila spettatori in adorazione per il concerto di Mina. La tigre di Cremona, come la chiamavano allora, annunciò, scioccando i presenti, che quella sarebbe stata la sua ultima esibizione dal vivo. Da allora la sua voce continua a far sognare ed emozionare milioni di persone.
Qualche giorno fa Rai3 ha dedicato una serata speciale, “In arte Mina”, con la conduzione di Pino Strabioli, alla regina indiscussa della canzone italiana, andata in onda lunedì 23 marzo, alle 21.20.
Partendo proprio da quel giorno di fine agosto del 1978, quando Mina sceglie di eclissarsi, di non apparire più in pubblico, di sparire dalle cronache dopo aver dominato la scena e il cuore degli italiani per 20 anni. E, smaterializzandosi con un coup de théâtre, deliberato o inconsapevole, si consegna al mito. Ancora una volta scandalosa nel suo rifiuto, ancora una volta protagonista indiscussa della scena.
Sulle tracce della “voce più bella del mondo”, Pino Strabioli ha ripercorso i luoghi simbolo della vita e della carriera della grande artista, propone video e immagini inedite dell’ultima Mina, esplora il ricchissimo repertorio degli archivi Rai, incontra musicisti, attori, produttori discografici, personalità dello spettacolo, esperti di comunicazione, che hanno condiviso con lei, e talvolta continuano a condividere, parte del suo percorso artistico. Tra i protagonisti della serata Fiorello, Giorgia, Giuliano Sangiorgi.