L’Avv. Carlo Rombolà, docente LUISS ed esperto di diritto sportivo, è stato intervistato in esclusiva da TuttoPalermo.net, dove ha parlato sulle ultime vicende inerenti lo stop per il contenimento del Coronavirus.
Dopo lo stop della serie A per il contenimento del Covid-19 cosa potrà succedere al massimo campionato italiano?
“Gli scenari sono diversi e per certi versi imprevedibili, visto che non c’è una norma specifica che regola un’eventualità del genere. E come potrebbe, mi verrebbe da dire, vista l’eccezionalità della situazione che stiamo vivendo. Tornando alla domanda, potrebbero succedere tante cose: se l’emergenza non si ferma, potrebbe essere presa in considerazione la classifica attuale, assegnando il titolo alla prima in graduatoria, ovverosia la Juventus, ma ho sentito parlare anche dell’ipotesi play-off, che non sarebbe del tutto impraticabile qualora si reiniziasse a giocare, dico per dire, il 9 maggio. A mio modo di vedere, però, una volta che la Uefa posticiperà – com’è giusto – gli Europei, l’ipotesi più probabile è che il campionato e le Coppe riprendano da dove sono stati interrotti e che la stagione si concluda regolarmente, anche se un mese e mezzo dopo la data di chiusura originaria e verosimilmente a porte chiuse”.
In Serie D è tutto diverso, i contratti dei calciatori scadono il 30 giugno 2020 cosa potrebbe succedere?
“Si, però anche in Serie A tanti contratti scadono il 30 giugno, per questo dico che l’ipotesi più accreditata è quella di continuare i campionati dopo questa emergenza, ma entro l’inizio dell’estate. In ogni caso, non dimentichiamo che si sta ragionando ad oggi, 16 marzo 2020, momento in cui non solo non si intravede la fine del tunnel, ma secondo i virologi non si è neanche raggiunto il picco dei contagi in Italia. In questa situazione, ogni previsione è quasi un tirare a indovinare, perché la realtà potrebbe aprire scenari impensabili. Magari anche in positivo, come ci auguriamo tutti”.
Il Palermo è al primo posto nel girone I di Serie D con ben 7 punti di vantaggio dalla seconda, cosa potrebbe succedere per stabilire il primo posto finale?
“Vale il discorso fatto per la serie A. C’è tempo sino al 30 giugno prossimo per concludere la stagione. Anche qui, ho sentito dire che si vorrebbe ripartire da zero la prossima stagione, dicendo quasi che sinora si è scherzato. Mi sembra uno scenario oggettivamente improponibile, perché ci troviamo ormai a tre quarti di stagione e non si può buttare al macero il lavoro delle società, soprattutto di quelle in testa alle rispettive classifiche. E’ più facile che, da quando si ricomincerà a giocare (speriamo presto) gli atleti saranno costretti a disputare diversi turni infrasettimanali per recuperare le giornate in sospeso e finire il campionato entro l’estate, e il discorso potrebbe valere tanto per le serie inferiori quanto per il massimo campionato”.
Fino a quando in caso di ripresa dei tornei si potrà prolungare il campionato?
In linea teorica, come detto, la deadline è il 30 giugno. Tuttavia, vista la straordinarietà della situazione, non mi sorprenderebbe una deroga per concludere la stagione oltre quella data, posto che – se parliamo di Serie C e D – non tutti i gironi sono allo stesso punto: al nord, ad esempio, hanno più giornate da recuperare. Più che altro mi chiedo in che modo si deciderà di andare avanti nel perdurare di questa situazione. Perché nel caso in cui si propenda per la conclusione della stagione a porte chiuse – ipotesi che mi troverebbe d’accordo, per ovvie questioni di sicurezza – si rischierebbe di privare le società meno solide economicamente di entrate fondamentali per i loro bilanci, il che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa di tali società (ovviamente, non è il caso del Palermo)”.