Luca Lugnan, ex attaccante del Palermo nella stagione 1999/2000 (31 presenze e 6 reti), ex secondo di Massimo Morgia al Mantova e attuale allenatore del Tavagnacco di Serie A femminile, è stato intervistato in esclusiva da Rosario Carraffa per TuttoPalermo.net, durante il programma in radiovisione “Today Sport” su RTA.
Cosa ne pensi del Palermo e la sua esperienza in Serie D dopo anni di grande calcio?
“Dispiace vedere una piazza come Palermo giocare in Serie D ma è capitato anche ad altre squadre in passato e potrebbe accadere di nuovo in futuro. La Serie D è difficile e non è facile ripartire, ogni domenica devi dimostrare di essere più forte in campi dove nemmeno sognavi di andare a giocare. Il mio amico “Pergo” (Rosario Pergolizzi ndr.) è stato molto bravo in questo campionato, sperando che possa riprendere anche se penso che assegneranno la vittoria alle prime in classifica.Ovviamente si spera di vedere presto il Palermo in Serie A”.
Pergolizzi non ha avuto esperienze felicissime in Serie C ma quest’anno ha fatto molto bene, sarebbe da confermare?
“Penso che Rosario abbia un bagaglio di esperienza tale che si pò confrontare subito con le realtà della Serie C, dopo aver vinto meriterebbe una chance. Come me è un allenatore emergente, anche se ho 50 anni, dobbiamo lottare per emergere e lui meriterebbe la conferma per tentare un’altra impresa. D’altronde la squadra costruita sicuramente avrebbe l’obiettivo di fare un gran campionato. Gli faccio un grosso in bocca al lupo perché è un amico oltre che un ex compagno”.
Il prossimo anno potrebbe tornare il derby col Catania. Tu hai giocato con entrambe, che ricordi hai?
“Ho giocato e segnato nel derby con entrambe le maglie. Quelle due partite dove ho segnato costituiscono ricordi indelebili, sono città che saranno sempre nel mio cuore”.
Quanto manca la Sicilia in Serie A?
“Sono piazze importanti che quantomeno dovrebbero essere in Serie B. Il tifo non manca, manca la competenza e il budget per ottenere e mantenere un obiettivo importante. Le squadre si mantengono con obiettivi fatti da persone serie, fatto ciò gli sponsor si trovano, gli imprenditori che contribuiscono anche. Bisogna dare prova di capacità investendo anche nel settore giovanile, portare giocatori fin da bambini in stile cantera del Barcellona. Bisogna spendere nei settori giovanili con allenatori capaci. Spendendo i soldi solo in Prima Squadra ti può andare bene un anno ma poi se punto e a capo. Avere giocatori attaccati al territorio sarebbe un vantaggio rispetto ad avere ‘mercenari’ che ovviamente sono professionisti e fanno il loro lavoro, il giocatore della tua terra, però, dà qualcosa di più”.
Molti tifosi ci chiedono, cosa fai adesso e se ti piacerebbe far parte del progetto rosanero?
“Al sud ho passato gli anni più belli della mia vita tra Palermo, Catania e Catanzaro e ci tornerei di corsa. Quest’anno ho allenato nella Serie A femminile ed è stata un’esperienza bellissima con il Tavagnacco. Ora è tutto bloccato ma a prescindere sono pronto ad ascoltare tutte le offerte”.
Faresti ripartire almeno il campionato di Serie A?
“Questo virus ci ha sorpreso ma per quanto pericoloso se preso in tempo è curabile. Certo è difficile capire se ricominciare, non è bello giocare a porte chiuse, non piace nemmeno a chi gioca. Se è importante economicamente ricominciare spero possano ricominciare ma è giusto che chi comanda nel calcio si interessino a chi lavora nel calcio ed è in questo momento in difficoltà. Quelli che Mister Morgia ha definitivo ‘invisibili’, spero che qualcuno se ne preoccupi”.