Nella quart’ultima giornata di campionato la posta in palio tra Como e Palermo è l’aggancio ancora possibile ai playoff. Il campionato di serie B non smette di regalare colpi di scena e sorprese. Tutto ancora può accadere. Reduci da un deludente pareggio interno al Barbera i Rosanero vogliono allungare in classifica, i Lariani distanti solo due punti proveranno a compiere il sorpasso.

Presente allo stadio “Giuseppe Sinigaglia”, Nicolò Maja, unico sopravvissuto alla strage di Samarate, che corona il suo sogno di assistere ad una partita del Palermo, la squadra del cuore. In mattinata Nicolò aveva incontrato  la squadra e lo staff rosanero ricevendo in dono la maglia n. 9 recante il suo nome.

Corini propone il modulo 3-5-2 e manda in campo Pigliacelli tra i pali; Mateju – Neldecerau – Marconi in difesa; Buttaro – Segre – Gomes – Verre e Sala a centrocampo; Brunori e Tutino coppia d’attacco.

Il primo brivido della gara lo regala al 6’ Buttaro che su cross di Sala colpisce il pallone di testa, salva Gomis sulla linea di porta.  I ritmi del gioco sono altri, il Como pressa, ma il Palermo riparte in contropiede.

Al 18’ Palermo in vantaggio con Buttaro veloce a raccogliere il pallone respinto dal palo dopo un tiro da fuori area di Brunori. Primo rete per il difensore rosanero.

Al 20’ ci prova Verre con un tiro da 35 metri, smanaccia Gomis. Risponde cinque minuti dopo il Como con Odenthal, il suo insidioso colpo di testa è respinto in calcio d’angolo da Pigliacelli.

Al 31’ rigore dubbio per il Como, presunta spinta in area di Sala su Vignali che accentua la caduta, l’arbitro non consulta il Var ed assegna il penalty. Dagli undici metri va Cerri che mette a segno il gol del pareggio.

Al 44’  cross di Sala dalla sinistra, sulla palla arriva Buttaro che viene spinto da dietro da un giocatore del Como. Stessa situazione verificatasi in occasione del rigore concesso al Como per una presunta spinta di Sala su Vignali, ma in questo caso l’arbitro lascia correre tra le proteste dei giocatori rosanero. Dopo il minuto di recupero concesso dal direttore di gara, il primo tempo si chiude sul punteggio di 1 a 1.

Ad inizio di ripresa, azione insistita in avanti del Como, ma il Palermo allenta la pressione lariana e prova a ripartire in contropiede. Ma la manovra offensiva del Palermo è poco incisiva e non riesce a scardinare la difesa del Como. I ritmi della gara si abbassano.

Al 73’ Corini manda in campo Soleri e Broh al posto di Tutino e Verre. Non trova varchi il Palermo, il Como controlla la partita, fa muro per cercare la giusta imbucata in contropiede. Al 78’ occasione per la squadra di Longo con Gabrielloni che tutto solo davanti alla porta vuota calcia il pallone fuori. All’80’ esce Buttaro ed entra Valente. Quattro minuti dopo escono Gomes e Brunori, entrano Damiani e Vido.

Si continua a giocare con poca convinzione da parte di entrambe le squadre, il pari sembra accontentare sia Como che Palermo. Quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro e la gara termina sul punteggio di 1 a 1.

Nuovo pari del Palermo che sale a quota 45 ed aggiunge un tassello all’obiettivo salvezza. Solita prestazione della squadra rosanero che dopo la fiammata dei primi minuti si fa raggiungere dagli avversari e non riesce più a costruire una manovra offensiva fluida e convincente. Continua l’involuzione tecnica della compagine allenata da Corini, Brunori sempre più solo non riceve palloni giocabili, impalpabile la prestazione di Tutino impiegato dal primo minuto. Menzione speciale per Buttaro che ha giocato un buon primo tempo. Continuano le sostituzioni di Verre che non sembra più a suo agio nel ruolo per lui pensato dal tecnico. Un punto tutto sommato guadagnato, nessuna delle due squadre meritava di vincere, che certifica la mancanza di lucidità di un Palermo che a tre giornate dalla fine del campionato non ha ancora trovato una precisa identità di gioco, né certezze ed ha smarrito per strada la giusta attenzione, la convinzione e la voglia di vincere.

Tabellino:

COMO (3-4-1-2): 32 Gomis; 26 Odenthal, 23 Scaglia, 2 Binks; 28 Vignali, 6 Iovine, 14 Bellemo (cap.), 44 Ioannou; 33 Da Cunha; 27 Cerri, 63 Cutrone.

A disposizione: 99 Vigorito, 3 Cagnano, 4 Fabregas, 7 Chajia, 8 Faragò, 9 Gabrielloni, 10 Baselli, 11 Parigini, 15 Canestrelli, 19 Blanco, 21 Arrigoni, 77 Mancuso.

Allenatore: Longo.

PALERMO (3-5-2): 22 Pigliacelli; 37 Mateju, 18 Nedelcearu, 15 Marconi; 25 Buttaro, 8 Segre, 5 Gomes, 26 Verre, 3 Sala; 9 Brunori (cap.), 7 Tutino.

A disposizione: 1 Grotta, 12 Massolo, 2 Graves, 4 Orihuela, 11 Masciangelo, 14 Broh, 19 Vido, 21 Damiani, 27 Soleri, 30 Valente, 48 Bettella, 79 Lancini.

Allenatore: Corini.

Arbitro: Paterna (Teramo).

Assistenti: Laudato (Taranto) – Cipriani (Empoli).

Quarto Ufficiale: Nicolini (Brescia).

VAR: Fourneau (Roma 1).

AVAR: Longo (Paola)

Ammoniti: 73’ Sala – 73’ Paragini – 92’ Bellemo

Marcatori: 18’ Buttaro – 31’ Cerri

Spettatori: 6.416