Ilaria Solazzo giornalista pubblicista e blogger ha intervistato per noi l’artista Krizia.

Krizia Moretti, 20enne nata a Monterotondo, fino a 10 anni vissuta a Fonte Nuova. Iscritta alla facoltà di Biologia, ora vive con la famiglia, genitori e due fratelli, a Sant’Angelo Romano.
Modella e attrice, vanta tra le sue esperienze, alcune partecipazioni ad “Alta Roma” e numerosi spot televisivi per importanti marchi nazionali ed internazionali.

Intervista

Ilaria – Quando ti sei accorta di avere il “pallino” per lo spettacolo?
Krizia – Ho sempre avuto la passione per la moda. Quando ancora ero minorenne, ho deciso di iscrivermi a un corso di portamento… È stato in quella circostanza che sono stata notata da colei che ancora oggi mi segue in qualità di Fashion Manager: Antonella Ferrari. Grazie ai suoi consigli e alla sua esperienza ho potuto muovere i miei primi passi in un mondo complicato, che richiede tanta determinazione e forza d’animo, oltre che studio, sacrificio e preparazione.

Ilaria – Lavori nella moda, ma il tuo vero obiettivo è entrare nel grande mondo cinematografico, giusto?
Krizia – La moda mi piace tantissimo, ma il mio sogno è affermarmi come attrice. Per questo ho deciso di approfondire anche gli studi in materia.

Ilaria – Già protagonista di alcuni cortometraggi girati da importanti registi come Davide Vigori, premiato con un Nastro d’Argento, hai lavorato come valletta nell’ultima edizione del David di Donatello. Ma il vero debutto sul set è avvenuto in questo settembre. Raccontaci qualcosa.
Krizia – Esordirò in un film su Pier Paolo Pasolini con la regia di Daniele Costantini e la fotografia di Maurizio Calvesi, le cui riprese sono comiciate da poco. Non posso dire altro, a parte esprimere tutta la mia soddisfazione.

Ilaria – Un volto ed un corpo da modella dentro il quale si nasconde un’anima da maschiaccio?
Krizia – Sin da adolescente ho sempre avuto amicizie più maschili che femminili, anche perché ho due fratelli. Sarà la mia indole, l’aspetto o il mio lavoro, purtroppo, non sempre attiro le simpatie delle donne. Tuttavia coltivo gelosamente anche amicizie femminili.

Ilaria – Il tuo mestiere influenza la tua sfera sentimentale?
Krizia – Ho notato che l’essere una modella, a volte, spaventa alcuni ragazzi. Per questo preferisco sempre la sincerità e un modo trasparente di porsi nei miei confronti. Francamente soffro ogni qualvolta si fermano al solo aspetto fisico.

Ilaria – Cosa desidererai fare dopo la laurea?
Krizia – Non appena mi laurerò, vorrei imparare a cantare e ballare per diventare un’artista a 360 gradi ed essere pronta a qualsiasi ruolo o sfida mi si ponga davanti.

Ilaria – Il tuo obiettivo di questo autunno?
Krizia – Quello di imparare benissimo l’inglese, intanto, per poi essere pronta eventualmente a lavorare con le produzioni straniere.

Ilaria – Il 21 settembre compirai 21 anni. Parlaci della tua preparazione professionale.
Krizia – Per quanto riguarda la formazione di studio cinematografica, ho iniziato un anno e mezzo fa, tramite lezioni private, con l’attore Vincenzo Bocciarelli, (che ammiro moltissimo perché ha tirato fuori cose di me che neanche io conoscevo e mi ha permesso con la sua formazione di vincere il titolo di “una ragazza per il cinema 2021” con in palio una borsa di studio per l’Accademia di Roma “studio cinema international”). Ho completato lì il mio primo anno di studio ed ora a ottobre comincierò il secondo. Ho potuto studiare con i più grandi maestri del cinema tra cui “Pupi Avati, Pino Pellegrino, Giancarlo Scarchilli, Piermaria Cecchini, Ivano de Matteo e tanti altri”.

Ilaria – Cosa puoi dirmi di più su Vincenzo Bocciarelli?
Krizia – Ha una tecnica pazzesca. Ce ne sono pochi come lui.

Ilaria – Hai solo tre parole per definirti: quali senti a te più affini?
Krizia – Determinazione, solarità, semplicità.

Ilaria – Se dovessi dare un consiglio, a una tua coetanea, che sogna di intraprendere la tua stessa strada professionale, cosa le diresti?
Krizia – Piedi per terra, carattere riservato e umiltà. Bisogna essere capaci di resistere ai tanti no e alle delusioni che inevitabilmente si riceveranno. Comunque, vale la pena provarci. Sempre.