Francesco De Rose, pedina fondamentale nello scacchiere di Giacomo Filippi, è arrivato a Palermo durante il calciomercato invernale della scorsa stagione. Con la sua esperienza, personalità ed il suo carisma si è immediatamente ritagliato uno spazio da protagonista. Nel Palermo della prossima stagione il suo apporto sarà importantissimo ed infatti sarà lui proprio a succedere a Santana nel ruolo di capitano della squadra rosanero.
“È un motivo di orgoglio rappresentare la mia squadra – ha detto durante la conferenza stampa odierna – ma ci sono molti giocatori che potrebbero farlo ed a parte i miei fratelli, Accardi e Floriano, anche gli altri possono portare la fascia da capitano perché nel Palermo c’è un gruppo di persone che sa fare il proprio lavoro e sa rappresentare la propria squadra. Ancora non ho parlato con Santana, ci siamo visti prima di partire, è venuto a salutarci. Sicuramente è una fascia pesante, Mario è stato un giocatore importantissimo per il Palermo. Spero di fare bella figura e onorare questa responsabilità che mi è stata data. Non so perché si diventa capitani, ma colgo l’occasione per ringraziare i miei compagni e la Società, spero di ripagarli alla grande. Il mio obiettivo è di dare sempre il massimo, siamo forti se ognuno di noi dà il massimo. Spero di ripetere la stagione di Reggio che ci ha portati alla promozione. Il Palermo lo può fare, questa squadra mi ricorda la Reggina. I miei compagni sono molto umili e propensi al sacrificio.”
Il campionato che verrà
“Sicuramente abbiamo imparato dallo scorso anno. Siamo migliorati tanto. La gara di Potenza la prendiamo come una buona prova, sono partite estive, dobbiamo volare bassi perché questa è una squadra che può fare tanto se rimane umile e dà il massimo sia negli allenamenti che nella partita. Siamo un gruppo umile e che lavora. Questo ritiro è iniziato bene, sono rimasti molti giocatori della passata stagione. Abbiamo accolto 4/5 giocatori importanti che possono darci una mano. Penso ne arriveranno altri e siamo contenti di questo. Durante questi primi giorni di ritiro ho trovato voglia di rivalsa, la partita di Avellino ci brucia ancora. Ho trovato gente motivata, pronta a dare il massimo e dare tutto per far sì che quest’anno vada diversamente. I giocatori più esperti devono dare l’esempio per trascinare i più giovani, anche se i giovani qui non hanno bisogno di essere trascinati perché sono già propensi al sacrificio, ad allenarsi bene ed a fare vita sana. Noi abbiamo bisogno di gente che è pronta a dare tutto per la maglia e per il proprio compagno. Quest’anno il nostro motto deve essere quello di dare sempre il massimo a partire dal primo giorno di allenamento. Fin qui tutti si sono comportati alla grande.”
La scorsa stagione
“Quando sono arrivato la squadra era un po’ giù di
morale, era stata falcidiata dal Covid e non è stato facile riprendersi. Ho
cercato di portare un po’ di entusiasmo e di allegria, i risultati non
aiutavano. A poco a poco, attraverso il lavoro ed i sacrifici siamo riusciti a
risalire la china, il Palermo non poteva e non può stare in questa categoria. Abbiamo
fatto il massimo per raggiungere il nostro obiettivo, alla fine è andata male,
ma quest’anno venderemo cara la pelle. Con Luperini mi trovo bene, così come
con gli altri. Siamo un pacchetto di centrocampo importante per la Lega Pro e
secondo me chiunque giocherà si farà trovare pronto.”
Cosentino verace, Francesco De Rose è cresciuto
calcisticamente a Cosenza, partendo dalla Serie D. Sono stati i tifosi
cosentini a soprannominarlo “Ciccio Polpaccio”
“Colgo l’occasione per fare gli auguri al Cosenza
che è stato ripescato in serie B, sono contento per loro. Mi sarebbe piaciuto
affrontarli, però meglio per loro essere andati in cadetteria. Speriamo di
poterli affrontare il prossimo anno anche noi nella categoria che ci compete.”