Big party, paillettes, black swing, gessati, Chicago, vecchi Gangster italo-americani, questo è il mood del nuovo side project di Achille Lauro

Un grande classico del Natale che consolida la collaborazione tra Achille Lauro e Annalisa: nata sul palco dell’Ariston con la struggente interpretazione de Gli uomini non cambiano di Mia Martini e proseguita con Sweet Dreams in 1990, i due sono ormai una coppia artistica affiatata e capace di impreziosire ogni brano in cui si trova a lavorare insieme. Achille Lauro e Annalisa lo fanno questa volta con il primo singolo estratto dal side project pronto a scaldare i giorni di festa attraverso l’incredibile vocalità di Annalisa e la travolgente interpretazione di Achille Lauro e la sua orchestra.

Achille Lauro – Jingle Bell Rock (feat. Annalisa)

Big party, paillettes, black swing, gessati, Chicago, vecchi Gangster italo-americani, questo è il mood del nuovo side project di Achille Lauro: 1920 – ACHILLE LAURO & THE UNTOUCHABLE BAND, in uscita oggi su tutte le piattaforme digitali e negli store in formato cd e vinile. Il side project chiude la trilogia di repack del passato: con 1990, tributo alla musica Dance, e 1969 – Achille Idol Rebirth, dall’animo punk-rock, certificato Disco di Platino da Fimi/Gfk, Achille Lauro dimostra di saper indossare giacche di pelle, tacchi glitter e fedora sempre con la stessa credibilità.
Il progetto di 1920 – ACHILLE LAURO & THE UNTOUCHABLE BAND prende ispirazione dal desiderio di leggerezza nato durante il Proibizionismo dei primi anni del ‘900 e dalle atmosfere musicali che proprio in quegli anni hanno trovato le loro radici.

“Gli anni ruggenti, li chiamano. I roaring Tweenties sono il decennio che ospita il mio side project – così descrive Achille Lauro – Raccontano un’epoca di liberazione, sfogo, reazione, evoluzione. Sono gli anni del primo dopoguerra, della fine dell’influenza spagnola, di una breve e meravigliosa parentesi in cui l’umanità ha trovato sconsolato riparo. Come un sogno, gli anni 20 sarebbero svaniti presto, ma si sarebbero portati dietro il dolceamaro della nostalgia.”