Mentre le notizie di calciomercato infiammano i tifosi, il Palermo prova a calare il tris delle vittorie consecutive al “Mapei Stadium – Città del Tricolore” contro la Reggiana ed a sfatare il tabù trasferta. L’ultima vittoria dei Rosa risale, infatti, al 30 settembre dello scorso anno per 3 a 1 contro il Sudtirol.

Modulo 3-5-2 per il tecnico con Sirigu tra i pali; Baniya – Nikolaou – Ceccaroni in difesa; Pierozzi – Vasic – Gomes – Ranocchia e Lund a centrocampo; coppia d’attacco Brunori – Le Douaron.

Il primo calcio angolo della gara lo conquista al Reggiana al 14’. Sugli sviluppi del corner Sirigu non si tuffa in tempo e Lucchesi insacca in rete il gol dell’1 a 0.

Inizio in salita per il Palermo, chiuso nella propria area da una Reggiana che cerca un immediato raddoppio.

Ma è il Palermo al 25’ a trovare la rete del pareggio. Lo mette a segno Pietro Ceccaroni che su cross di Ranocchia colpisce di testa il pallone che termina nell’angolino basso della porta difesa da Bardi. Prima rete stagionale per il difensore rosanero.

Si riporta in avanti la Reggiana, il Palermo difende e riparte in contropiede. Gara equilibrata. Al 32’ punizione per la Reggiana da posizione interessante, nulla di fatto e Palermo che prova a sfondare in avanti. Ma c’è troppa frenesia in fase offensiva che favorisce la squadra emiliana che recupera palla e riparte in contropiede.

Due i minuti di recupero concessi dall’arbitro, al 46’ ammonito Brunori per gioco pericoloso su Meroni. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1 a 1.

Ad inizio di ripresa nessun cambio per Dionisi.

Al 47’ raddoppio della Reggiana, lancio lungo di Vergara per Sersanti lasciato solo da Pierozzi e Baniya che batte senza nessuna difficoltà un immobile Sirigu.

Palermo in bambola e Reggiana che si rende pericolosa in avanti. Al 60’ primi cambi per Dionisi, entrano Verre e Segre ed escono un impalpabile Vasic e Gomes. Al 63’ occasione per Le Douaron che solo davanti al portiere manda il pallone alto sopra la traversa. Al 66’ spinta plateale in area di Sersanti a Segre, per l’arbitro non c’è nulla e fa giocare.

La Reggiana difende bene il vantaggio, grazie anche alla poca vena offensiva del Palermo. Al 75’ azione confusa davanti la porta della Reggiana, Le Douaron non riesce a mettere il pallone dentro. Un minuto dopo fuori il francese che lascia il posto ad Henry e Pierozzi per Diakité.

All’86 punizione da poco fuori dal limite dell’area conquistata da Verre, il tiro di Ranocchia termina di poco fuori. All’87’ Saric sostituisce proprio Ranocchia. Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro, ma la Reggiana tiene botta e conquista tre punti preziosi per la lotta salvezza, mentre il Palermo delude i tifosi presenti al Mapei Stadio che in grande numero erano accorsi per sostenere la squadra.

Quarta sconfitta consecutiva per il Palermo in trasferta, non accadeva da 30 anni una striscia così negativa. Giornata decisamente negativa per Sirigu e Vasic, il primo poco reattivo in occasione delle reti della Reggiana, il secondo non è riuscito a dare un contributo a centrocampo tonando ad essere il giocatore impalpabile di sempre. Non ha brillato Gomes, spento e svogliato. Sul piano del gioco la squadra rosanero ha fatto notevoli passi indietro, confusa ed incapace di esprimere una sua identità.

Le due vittorie contro Modena e Juve Stabia avevano illuso che Dionisi avesse trovato la quadra, ma oggi una Reggiana seppur modesta, ma decisamente più grintosa ha messo in evidenza tutti i limiti caratteriali della squadra e l’incapacità del Palermo a trovare un gioco vincente e convincente.

Il tecnico rosanero non riesce a dare una svolta ad una stagione che continua ad essere altalenante, il dubbio è che il tanto agognato arrivo di Pohjanpalo da solo non sarà sufficiente a risolvere i problemi di un Palermo che continua a fare un passo avanti e tre indietro.

Da rivedere Sirigu, oggi protagonista in negativo, e Vasic, eterna promessa che fatica a sbocciare, ma che il tecnico tiene in grande considerazione. A questo Palermo manca un regista che sappia dettare i tempi di gioco. Ne risulta penalizzato il tandem di attacco che non riceve palloni giocabili.

Continua il refrain del “vorrei ma non posso” di un Palermo che nonostante la buona volontà dei giocatori esprime un gioco raffazzonato, inconcludente e senza costrutto. Il problema di questa squadra è di difficile comprensione, di certo c’è che il tecnico Dionisi non ha saputo fin qui dare un’impronta chiara e una precisa identità di gioco a questa squadra che illude e delude.

REGGIANA (4-3-3): 22 Bardi (C), 5 Sersanti, 11 Gondo, 13 Meroni, 16 Reinhart, 17 Libutti, 30 Vergara, 31 Sampirisi, 44 Lucchesi, 77 Kabashi, 90 Portanova.

A disposizione: 99 Sposito, 3 Sosa, 6 Stulac, 7 Marras, 8 Cigarini, 10 Vido, 15 Fiamozzi, 23 Pettinari, 24 Fontanarosa, 27 Maggio, 55 Kumi, 87 Nahounou.

Allenatore: William Viali.

PALERMO (3-5-2): 46 Sirigu; 4 Baniya, 43 Nikolaou, 32 Ceccaroni; 27 Pierozzi, 14 Vasic, 6 Gomes, 10 Ranocchia, 3 Lund; 9 Brunori (C), 21 Le Douaron.

A disposizione: 1 Desplanches, 63 Cutrona, 8 Segre, 17 Di Francesco, 18 Nedelcearu, 19 Appuah, 20 Henry, 23 Diakité, 25 Buttaro, 26 Verre, 28 Blin, 30 Saric.

Allenatore: Alessio Dionisi.

ARBITRO: Marchetti (Ostia Lido).
AA1: Barone (Roma 1).
AA2: Giuggioli (Grosseto).
IV UFFICIALE: Sfira (Pordenone).
VAR: Di Paolo (Avezzano).
AVAR: Pagnotta (Nocera Inferiore).

Tabellino:

Ammoniti: 46’ Brunori – 54’ Banyia – 58’ Kabashi – 81’ Verre – 83’ Vergara – 89’ Diakité

Marcatori: 14’ Lucchesi – 25’ Ceccaroni – 47’ Sersanti

PH: Francesco Caltagirone