Protagonista della conferenza odierna Federico di Francesco, arrivato lo scorso agosto da Lecce per alzare il livello tecnico del Palermo. Il centrocampista rosanero reduce da un campionato altalenante, in linea comunque con l’andamento dell’intera squadra, ha tracciato un bilancio della passata stagione e ha delineato quelli che sono gli obiettivi stagionali del club:
“Lo scorso anno arrivai alla fine del mercato, ho avuto, se non ricordo male, penso a novembre, un infortunio e sono stato fuori un mese; quindi, ci ho messo anche un pelino a riprendere la condizione. Penso di aver fatto comunque un girone di ritorno dove ho alternato sicuramente buone partite. Quest’anno c’è la volontà da parte mia di fare una bella stagione e di dare tutto. Ho la fortuna, comunque, di stare qui da un anno, di conoscere i miei compagni, la società, di essermi ambientato bene a Palermo con la mia famiglia e questo penso possa essere un valore aggiunto per me. Da parte mia c’è la volontà di fare sempre meglio perché penso sia la giusta ambizione per il Palermo e per tutti noi.”
Obiettivi
“Quello che faccio è cercare di dare veramente il meglio di me in ogni allenamento, a dare tutto, perché io ho sempre messo il bene della squadra al primo posto. È sempre stata una mia prerogativa nel corso degli anni. La cosa più importante è l’obiettivo di squadra, non l’obiettivo personale. Sappiamo tutti che il focus è rivolto verso la squadra, sul fare una grande stagione e sicuramente cercare di migliorare la stagione passata che è stata un po’ altalenante. Abbiamo alternato cose buone a cose meno buone. Ho una ho buone sensazioni perché vedo da questo ritiro che è arrivato un nuovo mister con una metodologia bella, dove facciamo tanti lavori con la palla dove lavoriamo, fatichiamo, vedo entusiasmo e disponibilità e penso che queste siano le prerogative per fare una bella stagione da parte di tutti,”
Ho trent’anni, penso di essere un ragazzo maturo, cresciuto negli anni, però dentro di me ho sempre il sogno di migliorarmi, di fare una bella stagione, ma soprattutto obiettivamente il mio sogno è quello di far sì che il Palermo possa essere più alto possibile, far sì che il Palermo possa andare in serie A. È un sogno un po’ di tutti quanti, un sogno di tutti noi. L’anno scorso siamo arrivati ai play off, se uno vuole raggiungere l’obiettivo di andare in Serie A è normale che deve fare di più, deve scavare dentro sé stesso, ma tutti quanti. È una cosa normale, è la vita.”
Dionisi
“La sua carriera parla da solo, ha fatto tre anni al Sassuolo ed ha fatto benissimo. È venuto a Palermo con grande entusiasmo. È un allenatore che ha un gioco offensivo, ha portato entusiasmo, è un allenatore giovane. Ho queste buone sensazioni, penso possa essere l’allenatore giusto per me, ma anche per tutti noi, per tutti quei giocatori che hanno quelle caratteristiche, anche per le mezzali ed i terzini. Non sta a me dirlo, però vedo comunque entusiasmo, partecipazione in questi giorni. E’ già una settimana che stiamo lavorando bene. Oggi è l’undici luglio, c’è tempo, bisogna lavorare, bisogna concentrarci sul presente che è il ritiro di Livigno, poi penseremo step by step , al campionato, alla Coppa Italia, però adesso cerchiamo di lavorare nel migliore dei modi .”
Spogliatoio
“All’interno dello spogliatoio c’è aria positiva. Anche le vacanze, il periodo di distacco ti aiuta a metabolizzare, a capire e a vedere tutto in maniera più lucida. L’anno scorso non nego che c’è stata una grande delusione per essere usciti col Venezia, perché dopo la partita con la Sampdoria avevamo la sensazione di credere alla serie A. Si respirava un ambiente bello, c’era tanto entusiasmo anche fuori. Ci ha fatto male e ci è voluto un po’ di tempo per metabolizzare quella sconfitta. Adesso ci siamo ritrovati, vedo entusiasmo, vedo tutti allineati verso un obiettivo, ma anche l’anno scorso era così, poi è andata così, però era anche un gruppo giovane. Quest’anno c’è voglia di fare bene perché comunque questa è una piazza che ti porta a sognare, ti porta ambire a qualcosa di importante, noi abbiamo questa voglia.”
“Il momento più difficile dell’anno scorso penso sia stato dopo Pisa, dove c’è stato anche il ribaltone, ha pagato mister Corini al quale noi eravamo legati e ci è dispiaciuto tanto. Venivamo da un periodo di grande esaltazione dopo la vittoria di Como, poi c’è stato quel pareggio maledetto a Cremona e in due settimane abbiamo perso un po’ di certezze. Quest’anno dobbiamo essere bravi a far tesoro di questi errori, di dare quella continuità mentale che penso sia importantissima, soprattutto in un campionato come la serie B dove devi essere mentalmente equilibrato e cercare di portare più punti possibili e di avere continuità.”
Di seguito l’intervista completa