Dopo la cocente delusione di Terni, il Palermo torna al Barbera nella speranza di interrompere Il momento negativo che ha fatto scivolare la squadra rosanero al quinto posto in classifica in coabitazione con il Catanzaro che stasera rinvigorito dalla vittoria del derby con il Cosenza proverà a fare lo sgambetto ai ragazzi allenati  da Eugenio Corini. Circa mille i tifosi catanzaresi al seguito della squadra di Vivarini che viaggia sull’onda dell’entusiasmo.

Assente dell’ultima ora  Mamadou Coulibaly, indisponibile a causa di una sindrome influenzale con stato febbrile, il tecnico Eugenio Corini propone il modulo 3-4-2-1 e manda in campo la seguente formazione: Pigliacelli tra i pali; Mateju – Lucioni – Marconi  in difesa; Buttaro –  Gomes – Segre – Lund a centrocampo; Di Mariano e Mancuso alle spalle di Brunori.

Inizio gara concitato e confuso con entrambe le squadre che cercano di farsi male a vicenda, ma nessuna delle due riesce a prendere il pallino del gioco. Inizio difficile anche per il direttore di gara che non vede i diversi falli commessi dai giocatori del Catanzaro che si esaltano ed al 15’ minuto hanno la prima occasione per andare in vantaggio con Katseris, Pigliacelli non si fa sorprendere e manda il pallone in calcio d’angolo.

Inspiegabile calcio d’angolo concesso al Catanzaro al 29’ con la palla messa abbondantemente fuori la linea da Iemmello. Dalla bandierina Vandeputte, ma il pallone viene respinto dalla difesa rosanero. Gara molto brutta, il Palermo non riesce a costruire una manovra offensiva degna di nota, totalmente inoperoso Fulignati.

Al 34’ calcio di punizione conquistato da Mancuso, potrebbe essere il primo tiro in porta della partita per il Palermo. Batte Di Mariano che crossa per Mancuso, tiro debole dell’accattante rosanero e parata senza problemi per Fulignati.

Al 43’ gol del Catanzaro. Lo mette a segno Iemmello che si fa beffe della difesa rosanero e da pochi passi dalla rete batte Pigliacelli.

Dopo il minuto di recupero concesso dall’arbitro, si chiude il primo tempo con il Catanzaro in vantaggio per 1 a 0. Palermo non pervenuto.

Ad inizio di ripresa Corini manda in campo Henderson al posto di Di Mariano.

Spinge in avanti il Catanzaro, mentre il Palermo prova a riorganizzarsi. Poche però le idee, peraltro abbastanza confuse.

Al 49’ raddoppia il Catanzaro, classica azione di contropiede, Vandeputte serve Biasci che batte Piagliacelli in uscita.

Cala il gelo al Barbera, festeggiano i mille tifosi del Catanzaro, ammutoliti quelli rosanero. Vagano in campo i giocatori del Palermo, che senza idee sbagliano anche il più elementare dei passaggi favorendo così le incursioni dei calabresi che al 53’ vanno vicini al terzo gol con Iemmello servito da Katseris. Al 58’ esce Marconi, Mancuso e Lund ed entrano Valente, Di Francesco ed Aurelio.

Il Palermo continua a restare imbrigliato nel suo non gioco, al 62’ palo di Vandeputte servito da Iemmello. Il Catanzaro fa la partita, i Rosanero restano inermi, incapaci di una pur minima reazione. Al 78’ Gomes lascia il posto a Stulac.

All’81’ il Palermo accorcia le distanze con Stulac servito da Valente. Cross perfetto del n. 30 rosanero, buono il suo impatto con la partita.

Sette i minuti di recupero, il Palermo prova a recuperare il risultato. Al 95’ episodio dubbio in area calabrese. Scognamillo con una spallata mette giù Brunori, l’arbitro non se ne avvede e lascia correre. Negli istanti finali ci prova il Palermo, ma la gara finisce con una nuova sconfitta dei Rosanero che lasciano il campo tra i fischi dei tifosi del Barbera che a gran voce chiedono le dimissioni di Corini.

Elettroencefalogramma piatto per il Palermo nel primo tempo, non pervenuto in quella che doveva essere la gara della svolta. Al nulla cosmico di Terni si aggiunge l’ennesima disfatta al Barbera, lontano ricordo di un fortino che oggi è diventato facile terreno di conquista. Le dichiarazioni di Corini della vigilia della partita non hanno avuto nessun riscontro in campo. Il Palermo è una squadra allo sbando, incapace di ragionare, incapace di trovare un gioco convincente.

La teoria di Corini resta tale, in campo i giocatori annaspano, confusi, poco convinti e senza nessuna cattiveria agonistica. Dopo il pareggio interno con lo Spezia il rendimento del Palermo è da retrocessione, appena 5 punti in 7 gare, troppo pochi per una squadra il cui obiettivo dichiarato è la promozione. Urge davvero una riflessione in casa Palermo che farebbe bene a cominciare a guardarsi indietro.

Questa marcia del gambero va fermata al più presto, si rischia davvero di restare invischiati nei bassifondi della classifica. Ostinarsi ancora con schemi, moduli e soprattutto con un tecnico che oltre ad essere inviso da un’intera tifoseria sta dimostrando di non essere più in grado di ritrovare il bandolo della matassa è un suicidio calcistico. E benché Corini assicuri che i giocatori lo seguono, le prestazioni in campo raccontano l’esatto contrario.

Una involuzione totale che coinvolge l’intera Rosa, svuotata e svilita da una serie di risultati negativi e mortificati dai fischi che purtroppo al Barbera sono diventati una consuetudine. Tardiva la reazione nel finale di gara, dove un generoso Valente ha messo il cuore e l’anima per recuperare il risultato.  

Il calcio è fatto di emozioni e sogni, questa squadra non diverte, non sa uscire da una situazione che peggiora gara dopo gara. Dopo questa amara sconfitta una trasferta proibitiva attende il Palermo, i rosanero domenica 10 dicembre faranno visita al Parma, sempre più lanciato verso la promozione diretta.

Tabellino:

PALERMO (3-4-2-1): 22 Pigliacelli; 37 Mateju, 5 Lucioni, 15 Marconi; 25 Buttaro, 8 Segre, 4 Gomes, 3 Lund; 10 Di Mariano, 9 Brunori (C.), 7 Mancuso.

A disposizione: 1 Desplanches, 13 Kanuric, 2 Graves, 6 Stulac, 17 Di Francesco, 18 Nedelcearu, 30 Valente, 31 Aurelio, 53 Henderson.

Allenatore: Eugenio Corini.

CATANZARO: (4-4-2): 1 Fulignati, 9 Iemmello (C.), 14 Scognamillo, 18 Ghion, 21 Pompetti, 23 Brighenti, 24 Sounas, 27 Vandeputte, 28 Biasci, 72 Veroli, 77 Katseris.

A disposizione: 16 Sala, 5 Krastev, 7 D’Andrea, 8 Verna, 17 Brignola, 19 Stoppa, 20 Pontisso, 32 Kranjic, 33 Oliveri, 44 Miranda, 70 Ambrosino, 99 Donnarumma.

Allenatore: Vincenzo Vivarini.

Arbitro: Livio MARINELLI (Tivoli)
Assistenti: Valerio COLAROSSI (Roma 2) e Gaetano MASSARA (Reggio Calabria)
Quarto ufficiale: Dario DI FRANCESCO (Ostia Lido)
VAR*: Marco GUIDA (Torre Annunziata)
AVAR*: Francesco MERAVIGLIA (Pistoia)

Ammoniti:  10’ Di Mariano – 15’ Vandeputte – 61’ Katseris – 68’ Buttaro – 91’ Miranda

Marcatori: 43’ Iemmello – 49’ Biasci – 81’ Stulac

Spettatori: 19.492 – Abbonamenti – 12.603 – Biglietti – 6.889