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Arrivato nell’ultimo giorno di mercato, Federico Di Francesco classe 1994, ha già conquistato i tifosi rosanero al suo esordio al Barbera, battezzato con uno straordinario gol che ha messo il suggello della vittoria per 3 a o contro la Feralpisalò. Una splendida azione di contropiede, con doppio scambio con Soleri e sinistro vincente che non ha lasciato scampo al portiere avversario.

Un assist, quello di Soleri, che Di Francesco ricambierà in settimana offrendo una cena al compagno:

“Gli devo una cena – ha detto durante la conferenza stampa di presentazione – Nove attaccanti su dieci, quella palla non la passano, al suo posto avrebbero tirato. Non mi aspettavo questo assist ed ho apprezzato molto il suo gesto. Poi  lui con il suo accento romanesco mi ha risposto “volevo farti fa’ bella figura”. La scorsa settimana è stata particolare. Il cambiamento è sempre stressante. Ho fatto più viaggi fra visite mediche e trasferimenti, che allenamenti. Avevo fatto un solo allenamento e non sapevo se avrei giocato. Poi, quando sono arrivato al Barbera, prima della partita, avevo sensazioni positive, è stato emozionante giocare e fare subito gol. È stato l’esordio migliore che potessi desiderare. Segnare sotto la curva con tanta gente è stato bellissimo. Dedico il gol a mia moglie e i miei figli che sono a Lecce e ai tifosi.”

Nella sua carriera Di Francesco ha già giocato in club importanti, Palermo è stata una proposta irrinunciabile
“Ci tenevo a ringraziare la Società per l’opportunità che mi ha dato, per avermi voluto. Mi ha fatto percepire fin dall’inizio quanto mi volesse. Voglio ringraziare i miei compagni che mi hanno accolto subito bene. Ne conoscevo molti e questo mi ha facilitato l’inserimento in squadra. Anche  i tifosi mi hanno fatto sentire da subito il loro calore. Ho scelto di venire a Palermo perché per un giocatore gli stimoli e l’ambizione sono importanti.

Da quando ho parlato con il Palermo ho capito che c’è ambizione e voglia di crescere. La Serie B è dura, ma c’è la voglia di essere competitivi per centrare la Serie A. Ci sono tante corazzate, ma dobbiamo dare tutto mantenendo sempre l’equilibrio. Il fatto che dietro ci sia un gruppo come il City Football Group che ci guida ed è il gruppo più importante nel mondo del calcio, permetterà alla società di crescere sempre di più. Tutti questi fattori mi hanno portato a scegliere Palermo. Devo anche ringraziare il Lecce per l’opportunità che mi aveva dato, non è stato facile da un punto di vista emotivo, mi ero trovato bene anche li. Ma la voglia ed il richiamo di Palermo e di intraprendere questa avventura era grande.

 Anche mio padre mi ha consigliato di venire qui. Con lui mi confronto su tutto, non solo su questioni di calcio. È una figura di riferimento per me. Mi ha detto che ho fatto la scelta giusta perché vengo in una società ambiziosa. Ha percepito la grandezza di questa piazza.”

Obiettivi
“Con il Lecce lo scorso anno abbiamo raggiunto una salvezza alla quale nessuno credeva. Ma per la mia carriera, il mio futuro e per la mia ambizione, venire a Palermo è la scelta migliore. Di Palermo mi hanno parlato tutti bene, non vedo l’ora di ambientarmi, conoscere posti e vivere la città. La pressione fa parte del calcio, quello che posso fare è concentrami sull’allenamento e sulle partite cercando di dare sempre il 100%, non sono un fenomeno, sono un giocatore normale, un buon giocatore se si allena e quindi mi concentro sull’allenamento e la partita, settimana dopo settimana. È più importante il noi che l’io e quindi penso solo a questo.

La speranza è di trovarsi bene e di passare molto tempo in una squadra. Non si possono fare previsioni, siamo all’inizio. Quello che voglio adesso è di fare una bella annata, raggiungere l’obiettivo di squadra, che è la cosa più importante, e di aiutare anche i miei compagni più giovani. Ho 29 anni, sono nell’età di mezzo, ma mi sento ancora un ragazzo, non voglio fare pesare che ho potuto giocare in serie A. Non mi interessa, sono un ragazzo che guarda a quello che ha adesso. Voglio principalmente aiutare la squadra con quelle che sono le mie qualità, quello che posso dare umanamente ai miei compagni per fa sì che si possano raggiungere gli obiettivi. Quando si raggiungono gli obiettivi di squadra diventa tutto più bello e risalta anche il singolo.”

Di seguito il video completo della conferenza