Le pagelle semi-fredde di Michele.

Una partita nata male, con un gol subito nell’unica azione d’attacco degli avversari, condanna il Palermo ad un mezzo passo falso casalingo che di fatto cancella i benefici dell’importante successo esterno di Avellino. E la cosa fa più male poichè l’1-1 di oggi pomeriggio è maturato contro una Fidelis Andria molto modesta, non a caso occupa il penultimo posto in classifica, fallendo a inizio ripresa un rigore calciato malamente da Floriano e giocando praticamente soltanto gli ultimi 15 minuti con un forcing disperato quanto sfortunato che ha solo acuito i rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato. Una gara che ha comunque evidenziato un approccio mentale sbagliato e troppa, insolita, frenesia. Probabilmente i rosa credevano di fare un solo boccone degli avversari. Sbagliando, e di grosso.
Adesso, secondo e terzo posto si allontanano nuovamente visti gli exploit esterni di Catanzaro e Avellino. Ma, alla luce di quanto visto oggi, reputiamo più alla portata della squadra rosanero la conquista di una piazza tra la quarta e la quinta posizione.
Poi, nel calcio tutto è possibile, dato che restano ancora sette partite da giocare. Prossima tappa, già domenica prossima, Potenza. Attendiamo una pronta rivincita, a patto che non si sottovaluti l’avversario.

PALERMO (4-2-3-1): Massolo 6; Accardi 5, Somma 5, Perrotta 5, Crivello 4,5 (dal 18′ s.t. Giron 6); Dall’Oglio 5 (dal 28′ s.t. Fella 5), Damiani 4 (dal 18′ s.t. Odjer 6); Valente 4,5 (dal 12′ s.t. Felici 6+), Luperini 7, Floriano 4 (dal 12′ s.t. Soleri 6,5); Brunori 5,5.
F. ANDRIA (4-4-2)Saracco 7; Monterisi 6, Riggio 6, Alcibiade 7, Nunzella 4,5; Urso 6,5 (dal 28′ s.t. Ortisi s.v.), Gaeta 7 (dal 34′ s.t. Legittimo s.v.), Risolo 6,5, Carullo 6,5; Bubas 6 (dal 41′ p.t. Bonavolontà 6,5), Messina 7.

Massolo 6: Ordinarissima amministrazione. Solo una volta la Fidelis giunge sotto porta e Messina, lasciato incredibilmente solo, lo batte con un tiro a colpo sicuro da pochissimi metri. Incolpevole.
Accardi 5: Come tutta la squadra, gioca soltanto quindici minuti. Prima si fa sorprendere da Messina in occasione del gol ospite e sbaglia tanti, troppi passaggi. Il tiro cross sballato da incredibile posizione favorevole nella ripresa, è la fotografia di una giornata storta.
Somma 5: Prende il posto di Lancini e, con esso, tutte le insicurezze e le incertezze del numero 79 rosanero. Lecito da lui, aspettarsi di più e che prenda per mano una difesa troppo ballerina. Insicuro.
Perrotta 5: In una difesa completamente cambiata rispetto a tre giorni fa, ci si aspettava da lui un contributo d’esperienza ben più consistente. Invece, prende pienamente parte al festival degli orrori difensivi in occasione del gol pugliese. Va in barca come tutti i compagni. Spesso fuori posizione, stranamente impacciato. Soffre il poco filtro di un centrocampo quasi inesistente.
Crivello 4,5: Prestazione abulica. Non spinge sulla fascia sinistra, difende poco e male. Da un suo errore in fase d’impostazione nasce l’azione del gol pugliese. Giornata da dimenticare.
(dal 18′ s.t. Giron) 6: Subentra a Crivello, sfrutta la sua freschezza atletica e spinge come un forsennato a sinistra. Va spesso sul fondo, mette in mezzo tanti palloni. In trenta minuti fornisce un contributo generoso e grintoso.
Dall’Oglio 5: Prestazione incolore per l’undici rosanero. Troppa imprecisione, verticalizzazioni frenetiche, soffre la mancanza di De Rose col quale forma un tandem di tutto rispetto. Un passo indietro anche dal punto di vista atletico, ma ci può stare visto che viene da un infortunio dal quale ha comunque recuperato.
(dal 28′ s.t. Fella) 5: Peppe cosa combini? Baldini lo getta nella mischia per gli ultimi 15 minuti nel disperato forcing finale. Sui suoi piedi capita la palla del 2-1 ma getta tutto alle ortiche con un sinistro inguardabile da pochi passi che termina addirittura in fallo laterale dalla parte opposta.
Damiani 4: Partita anonima. Mancando De Rose ci si aspetta che il giocatore prenda in mano le redini del centrocampo, ma purtroppo non coglie l’occasione. Poche e cattive verticalizzazioni, poca personalità. Nonostante conosca il gioco di Baldini, ad oggi sembra ancora un pesce fuor d’acqua.
(dal 18′ s.t. Odjer) 6: La sua grinta e freschezza danno un cambio di marcia al centrocampo. Gestisce tantissimi palloni, portandoli avanti e, nonostante non sia proprio il suo ruolo, si disimpegna abbastanza bene da play basso. Gagliardo.

Valente 4,5: La peggior partita di Nicola in rosanero. Non è il solito. Tanti errori in fase di controllo, poco dinamismo. Ma una giornata storta ci può stare. Ha tirato la carretta da settembre ad oggi con prestazioni sempre più che sufficienti. Lo aspettiamo già domenica a Potenza, fiduciosi che torni il solito motorino perpetuo.
(dal 12′ s.t. Felici) 6+: Baldini lo inserisce al posto di Valente e lui lo ripaga con una prestazione generosa e arrembante. Costringe Nunzella al fallo che ne genera l’espulsione e batte lui il corner che a 5 dalla fine permette a Luperini di siglare di testa la rete dell’1-1. Dinamico.
Luperini 7: Il migliore in campo. Forte di una condizione fisica ottimale, gioca e recupera una quantità industriale di palloni, si propone anche sotto porta e riesce con uno stacco di testa potente e preciso a battere Saracco ed a scacciare dal “Barbera” l’incubo della prima sconfitta casalinga stagionale. Piovra.
Floriano 4: Inizia bene, ma da quando gestisce malamente un contropiede nel primo tempo che avrebbe messo Luperini a tu per tu col portiere avversario, sparisce letteralmente dal terreno di gioco. Fa, purtroppo, in tempo a tirare malamente il calcio di rigore che, se realizzato, avrebbe cambiato il corso della partita. Subito dopo lascia il campo a Soleri, purtroppo tra i fischi, comunque ingenerosi.
(dal 12′ s.t. Soleri) 6,5: Come al solito, quando entra a partita in corso fa bene. Mette tanta volontà e peso in area di rigore avversaria. Combatte come un leone e grazie al suo ingresso l’attacco del Palermo ritrova un minimo di pericolosità.
Brunori 5,5: Si interrompe oggi la sua serie di gol consecutivi in rosanero. Vale per lui lo stesso discorso fatto per Valente. Oggi tira il fiato dopo un torneo giocato su altissimi livelli. Nel primo tempo è praticamente assente, gioca pochi palloni e quelli che tocca lo fa in maniera alquanto imprecisa. Nella ripresa, complice anche l’ingresso di Soleri, si fa vedere un pò di più, procura il calcio di rigore con un’azione insistita a sinistra ( peccato non lo abbia tirato lui ) e prova a centrare il bersaglio nel convulso finale con un tiro sul primo palo che avrebbe meritato miglior sorte.