Quella che si disputerà domani pomeriggio al Barbera, fischio d’inizio ore 15, tra Palermo e Fidelis Andria sarà l’ottava sfida in terra siciliana tra le due compagini.
Cinque i pareggi, due le vittorie rosanero, nessun successo dei pugliesi.
La partita manca dal lontano campionato 2000-2001, quando nel campionato di serie C1 girone B, le due squadre pareggiarono (2-2) in un caldo pomeriggio di fine aprile. Un punto che non servì ad evitare la retrocessione alla squadra ospite e che gettò nello sconforto l’ambiente palermitano visto che il risultato finale , giunto a tre turni dalla fine del campionato, permise al Messina di effettuare il sorpasso in classifica. Al termine del match fu esonerato l’allenatore Sonzogni, sostituito da Ezio Sella. Poi il finale fu lieto visto che il Messina si suicidò ad Avellino perdendo incredibilmente partita e promozione proprio a vantaggio dei rosanero.
Di Biancolino su rigore e Capparella le reti pugliesi, mentre per i rosa andarono a segno Elia su rigore ed in pieno recupero Cappioli.
L’ultima vittoria palermitana risale al campionato di serie C1 1999-2000.
Il 14 maggio, davanti a circa 500 spettatori inviperiti per l’esito finale del campionato (playoff promozione persi la domenica prima con una inopinata sconfitta a Nocera contro una squadra che non aveva più nulla da chiedere al campionato), il Palermo schiantò per 3-0 i pugliesi, nelle cui fila militava l’ex Biffi.
Di Lugnan,Martusciello e Mastrolilli le reti.
L’altro successo risale invece al torneo di serie B 95-96, 3-2 il risultato finale che giunse al termine di una partita ricca di capovolgimenti di fronte ed emozionante. I pugliesi Passoni e Morello aprirono e chiusero il tabellino. Nel mezzo le tre reti rosanero siglate da Di Somma e da Vasari, autore di una doppietta di cui un gol su rigore. Un penalty venne inoltre fallito da Caterino.
Il primo match ufficiale tra le due squadre si giocò nel torneo di C1 89-90.
A Trapani, campo sul quale il Palermo disputava le gare interne vista l’indisponibilità della “Favorita” in ristrutturazione per i mondiali del 90 in Italia, la gara terminò sul punteggio di 1-1. In vantaggio gli ospiti con un gol realizzato da Quaranta in sospetto fuorigioco, pareggio di Accardi su calcio di rigore al 67′.
Proprio in quella stagione le due compagini si affrontarono anche in Coppa Italia di categoria. Sul campo di Partinico, ottavi di finale,vittoria dei padroni di casa per 3-1 nella gara di andata. A siglare il successo furono i gol realizzati da Accardi su rigore,Pocetta (bellissima rete la sua, frutto di un tiro di sinistro scoccato dai 20 metri) e Biffi. Al ritorno, inutile la vittoria per 1-0 dei pugliesi. I rosa passarono il turno.
In conclusione, non si può non citare una partita speciale.
Campionato di serie C, 90-91, il Palermo ha bisogno di almeno un punto per tornare in serie B, quella serie B persa nel settembre del 1986 per un’ingiusta radiazione da parte della FIGC.
90’ da infarto,dove la squadra, tesa come una corda di violino e con la testa un po’ all’avversario ed un po’ alla partita della diretta antagonista Casarano, disputò la partita più importante della sua nuova vita.
Al 30’,ecco la prima svolta. De Sensi insaccò di testa l’1-0 su angolo calciato da Paolucci. Tripudio. Il Palermo era in B,perché a Perugia dove era impegnato il Casarano, il risultato era ancora sullo 0-0. La partita andò avanti in un forte stato di pathos ma senza soverchi scossoni quando, nel finale,giunse la notizia del vantaggio umbro. Immediatamente la gente iniziò a riversarsi ai bordi del campo. L’arbitro fermò il gioco,il Presidente Ferrara,mediante gli altoparlanti dello stadio, invitò i tifosi a tornare sugli spalti. Non tutti lo fecero,tanto che la polizia dovette intervenire e spingere con la forza la gente fuori dal rettangolo di gioco. Attimi di smarrimento e, nella confusione,l’Andria ne approfittò per pareggiare con Guerra. Fortunatamente non vi fu tempo di rammaricarsi. Pochi secondi e l’arbitro Russo decretò la fine dell’incontro. Fu l’apoteosi.
I ricordi dei precedenti tra le due squadre dicono inequivocabilmente Palermo. La parola ora passa al campo.