In vista della delicata trasferta di Vibo Valentia, il Palermo dovrà fare i conti con l’ennesima emergenza in difesa. Assenti gli infortunati di lungo corso, Accardi e Marconi, anche Perrotta non sarà della gara. Il difensore rosanero dopo l’espulsione di mercoledì scorso ha rimediato due giornate di squalifica. Probabile, dunque, che il tecnico rosanero Filippi, protagonista della consueta conferenza della vigilia, adotti il modulo 4-3-2-1, provato ieri in allenamento.
Un modulo che contro la Virtus Francavilla, ha permesso alla squadra rosanero, rimasta in dieci, di fronteggiare al meglio gli avversari e di vincere una partita complicata e difficile.
“Una vittoria come quella di mercoledì – ha confermato Filippi – dove la squadra ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, volendo a tutti i costi il risultato e ottenendolo con sacrificio, per noi deve essere il punto di partenza per fare una grande prestazione a Vibo, una prova di sofferenza, sacrificio e di autorità. Occorre fare tutto quello che serve per invertire il rullino di marcia in trasferta. Per quanto riguarda l’aspetto tattico abbiamo defezioni in difesa dall’inizio dell’anno. Mancano sempre i centrali, sembra una maledizione. Valuteremo domani, la squadra è bene assestata e qualsiasi soluzione adotteremo i giocatori sapranno come comportarsi. Nello stadio di Vibo Valentia abbiamo già giocato contro il Messina, sappiamo come è fatto il campo e quanto misura, non è grande come il Barbera. Il terreno di gioco dopo qualche minuto potrebbe creare difficoltà, però questo ci deve far capire che dobbiamo fare una prestazione di sangue, voglia e determinazione, anche a discapito della qualità. Anche perché mercoledì abbiamo vinto grazie ad una prestazione di sacrificio.”
Prossimo avversario: la Vibonese ed il tecnico palermitano D’Agostino
“Da quattro giornate la Vibonese inanella risultati positivi e da tre non prende gol, significa che dopo un inizio difficoltoso, adesso la squadra sta bene. Ha cambiato modulo di gioco da diverse settimane, è una squadra solida, concede poco, sa giocare a pallone, sa muoversi bene e diventa pericolosa se le si concede spazio. Bisogna fare una grande prestazione da collettivo, da squadra vera che a tutti costi vuole raggiungere un risultato per dare un segnale prima a noi stessi, poi a tutta la città, per intraprendere un filotto di gare positive. Ho sempre detto che un allenatore è sempre in discussione. D’Agostino è fortunato perché la Società vede come lavora e sa che è in gamba, anche quando era nell’Alessandria lavorava bene. A prescindere da come ha iniziato, il fatto che ha cambiato modulo è sinonimo di intelligenza, significa che ha capito che la sua squadra è più impermeabile e riesce a fare punti per raggiungere l’obiettivo che è la salvezza. D’Agostino sta lavorando bene e quindi ritengo che la Società faccia bene a tenerselo stretto.
Attacco del Palermo
“Spesso abbiamo giocato con due attaccanti, dà più possibilità di fraseggio e di fare male agli avversari. Se domani sceglieremo questa soluzione, Fella potrebbe sbloccarsi ed essere più pericoloso rispetto a quando gioca sulla trequarti.”