Nel posticipo della 7a giornata del campionato di serie C 2021-2022 il Palermo affronta al Menti la Juve Stabia dell’ex Novellino, imbattuta in campionato, ma che non ha ancora vinto tra le mura amiche. La squadra rosanero a caccia della prima vittoria esterna per non staccarsi troppo dal gruppo di testa che lotta per il primo posto, scende in campo con il lutto al braccio per rendere omaggio alla memoria del giovane Armando Zamparini, recentemente scomparso, figlio dell’ex Presidente del Palermo.
Assenti Almici e Accardi per infortunio e Odjer per squalifica, Filippi si affida al modulo 3-4-2-1 e manda in campo Pelagotti; Buttaro, Perrotta e Marconi in difesa; Doda, Dall’Oglio, De Rose e Valente a centrocampo; Fella e Silipo alle spalle dell’unica punta Brunori.
Parte bene il Palermo che al terzo minuto va vicino al gol con Brunori che su lancio di Marconi stoppa bene la palla, ma calcia alto sopra la traversa. Al 6’ punizione da posizione interessante conquistata da Silipo. Al tiro va lo stesso Silipo, ma la conclusione è troppo alta e finisce fuori. Prova a reagire la Juve Stabia, ma la squadra rosanero controlla la gara e lascia poco spazio agli avversari.
Al 22’ occasione per la Juve Stabia, Schiavi ruba palla a De Rose ed entra in area, il suo cross rasoterra attraversa tutta l’area piccola, ma né Altobelli né Evacuo vicinissimi alla rete riescono a impattare e fare gol. Dopo un inizio balbettante, la squadra campana comincia a macinare gioco ed a proporsi in avanti. Il Palermo difende e riparte.
Dopo la fiammata iniziale, il Palermo sembra spegnersi, al 45’ la Juve Stabia sfiora il vantaggio con Panico, il tiro finisce fuori e dopo un minuto di recupero si chiude il 1° tempo sul punteggio di 0 a 0.
Ad inizio di ripresa Luperini prende il posto di Dall’Oglio, ma la manovra offensiva del Palermo è lenta e impacciata, anche i padroni di casa non brillano, la gara si mantiene su ritmi bassi con le due squadre più attente a non scoprirsi che ad attaccare; molti errori in fase di disimpegno da parte di entrambe le compagini.
Al 58’ Floriano prende il posto di Fella che esce dal campo non contento della sostituzione. Ma è la Juve Stabia che insiste in avanti e prova a sorprendere Pelagotti prima con Eusepi, poi con Rizzo. Il Palermo attende, si difende ma sembra aver già esaurito idee e lucidità di manovra.
Al 67’ ripartenza del Palermo che sorprende la Juve Stabia, la palla arriva sui piedi di Floriano, ma il suo sinistro potente finisce fuori. Ci prova tre minuti dopo Brunori, tiro di poco fuori. Al 71’ Filippi manda in campo Soleri al posto di Brunori, non cambia l’assetto tattico del Palermo.
Poche idee in avanti da parte della squadra rosanero, che si affida a lanci lunghi che favoriscono le ripartenze degli avversari che provano ad attaccare, ma sono imprecisi e poco efficaci. All’82’ Silipo è costretto a lasciare il campo per crampi, al suo posto entra Giron.
All’84 punizione interessante per la Juve Stabia e Filippi ammonito per proteste. Nei minuti finali del match, la squadra di Novellino aumenta la pressione alla ricerca del gol del vantaggio. Il Palermo si chiude nella propria area e non riesce più a ripartire. L’arbitro concede quattro minuti di recupero.
Juve Stabia costantemente in attacco, il Palermo totalmente in bambola rimane in 10 al 92’ per l’espulsione di Alessio Buttaro. Rosso diretto per il giovane difensore rosanero per fallo su Altobelli. Al 94’ miracolo di Pelagotti che toglie la palla dalla rete su tiro di Stoppa. È l’ultima azione dell’incontro, l’arbitro fischia la fine della gara sul punteggio di 0 a 0.
Chi si aspettava un Palermo formato Barbera è rimasto deluso. Dopo qualche buon spunto nei minuti iniziali della gara, la squadra rosanero si è andata via via spegnendo. La partita è stata noiosa, priva di idee, di mordente e di cattiveria agonista. Anche la Juve Stabia non ha brillato, ma probabilmente il fattore campo e i tifosi presenti al Menti hanno spinto la squadra di Novellino ad osare di più. Tanti gli errori in fase di impostazione e di disimpegno e solo un miracolo di Pelagotti al 94’ ha evitato la beffa di una sconfitta che avrebbe premiato la Juve Stabia più di quello che ha fatto in campo. Il pari invece è il risultato giusto tra due squadre grigie, piatte e senza nessuna idea di gioco. Soprattutto il Palermo, che al di là delle dichiarazioni della vigilia, continua ad arrancare con fatica e si allontana sempre di più dal vertice della classifica. Il Palermo non diverte e non convince. Una squadra che coltiva ambizioni di promozione non può collezionare un solo tiro in porta in tutto l’arco del secondo tempo con un avversario che è apparso tutt’altro che impenetrabile e irresistibile. Domenica al Barbera arriverà il Foggia, per il Palermo la strada comincia a farsi tutta in salita.