Il Consiglio dei Ministri ha varato a giugno, come già anticipato da TuttoPalermo.net, il decreto ponte per l’assegno unico, misura di sostegno basata sul numero dei figli e che va riducendosi all’aumentare del reddito familiare. L’assegno è stabilito in base ad un algoritmo che segue le variazioni del reddito. Si parte da euro 217,8 al mese fino a scendere ad euro 30,00 per figlio. Cinquanta euro in più sono previsti per ciascun figlio disabile. L’obiettivo è quello di aiutare i cittadini italiani, europei o con permesso di soggiorno residenti nel territorio italiano da almeno 2 anni con contratto di lavoro almeno semestrale. E’ valido, come già anticipato dal nostro giornale, per chi non goda già di assegni familiari, quindi per i lavoratori autonomi, disoccupati, incapienti e percettori del reddito di cittadinanza. Ai lavoratori dipendenti verrà esteso a gennaio 2022.
Il 30 settembre scadrà il termine per avere diritto all’assegno unico – temporaneo – per i figli riconosciuto a quei nuclei familiari che non possono fare richiesta degli ANF (assegni al nucleo familiare). La domanda si può anche presentare dal mese di ottobre e fino al 31 dicembre 2021, ma in quel caso non si avrebbe diritto agli arretrati per i mesi di luglio, agosto e settembre, ma solo alle mensilità per il mese corrente e per quelle successive. Per avere diritto all’assegno unico, che secondo gli ultimi dati è stato richiesto solamente dal 20% delle famiglie aventi diritto, bisogna avere un ISEE in corso di validità inferiore ad Euro 50.000. Una settimana appena. Il conto alla rovescia prima che si chiuda la finestra per i pagamenti retroattivi dell’assegno unico universale per i figli minori è iniziato.
La finestra per chiedere l’assegno temporaneo per i figli minori si è aperta a luglio e si chiuderà il 31 dicembre 2021. La domanda può essere effettuata attraverso il sito dell’istituto di previdenza, tramite il Contact center integrato (numero verde gratuito da rete fissa 803 164 o 06 164 164 da rete mobile a pagamento) o infine, attraverso i patronati, utilizzando i servizi offerti da essi gratuitamente. I beneficiari di Reddito di cittadinanza non devono presentare domanda, la quota spettante di assegno viene corrisposta automaticamente dall’Inps sulla carta di pagamento RdC.
L’assegno unico quando entrerà in vigore dal 1° gennaio 2022 anche per i lavoratori dipendenti, farà registrare secondo gli ultimi dati registrati un incremento di 35,7 euro mensili a figlio per i nuclei fino a 2 figli, di 55 euro per i nuclei di almeno tre figli. Questo aumento riguarderà circa 4 milioni di famiglie.