Taranto-Palermo, una classica degli Anni Settanta, 30 anni dopo. L’ultima volta che le due squadre si sono incontrate allo stadio Iacovone vinsero i pugliesi per 1 a 0, autorete di Felice Centoventi. Era il 24 novembre 1991. A fine stagione il Palermo fu retrocesso in serie C, il Taranto invece riuscì a salvarsi.
Oggi il neopromosso Taranto, reduce dal successo esterno contro il Campobasso, proverà a fare lo sgambetto ad una delle favorite per la vittoria del campionato. Il Palermo, invece, vuole riscattare la prestazione opaca del derby.
Il tecnico rosanero Giacomo Filippo si affida al modulo 3-4-1-2, con Pelagotti a difesa dei pali, Doda – Lancini e Perrotta in difesa; Almici – De Rose – Luperini – Giron a centrocampo; Floriano dietro le due punte Soleri e Brunori.
Buon inizio del Taranto che
riesce subito a presidiare l’area rosanero; al secondo minuto conquista il primo
calcio d’angolo della gara grazie ad uno svarione di Lancini. Due minuti dopo,
tiro dal limite di Giovinco, Pelagotti non si fa sorprendere e respinge.
All’11 sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Marsili, Saraniti di
testa colpisce il pallone che carambolando su Lancini spiazza Pelagotti e finisce
dentro la rete alle spalle del portiere rosanero. 1 a 0 per il Taranto ed esultanza plateale di
Saraniti, che dopo aver esultato in mezzo al campo corre verso la sua panchina per
abbracciare il suo allenatore.
Dopo la rete, il Palermo sembra già alle corde, al 13’ Lancini in ritardo su Giovinco rimedia il giallo per atterramento al limite dell’area dell’avversario. Punizione pericolosa battuta dallo stesso Giovinco e pallone che colpisce in pieno la traversa. Il Taranto molto compatto non lascia spazi ai Rosanero che restano chiusi nella propria metà campo, palesando notevoli difficoltà a rimettere la gara nei giusti binari.
Il Palermo non riesce a reagire in maniera efficace, subisce la manovra offensiva del Taranto difendendosi con affanno. Al 32’ ammonito Perotta per fallo al limite dell’area su Versienti. I pugliesi sono padroni del campo, al 37’, dopo una punizione battuta da Floriano, ripartono veloci in contropiede, il tiro di Versienti finisce sul fondo.
Al 42’ il primo vero tiro in porta da parte del Palermo ad opera di Soleri che di testa raccoglie il cross dalla sinistra di Giron, il tiro finisce di poco alto sopra la traversa. Tre minuti dopo l’arbitro fischia la fine del primo tempo e manda le due squadre negli spogliatoi.
Ad inizio di ripresa il Palermo cerca di pungere la difesa tarantina, ma concede però ampi spazi a pericolose ripartenze degli avversari. Al 52’ Lancini rischia il rosso per fallo su un avversario che lanciato in rete, l’aveva superato. L’arbitro lo grazia e Filippi manda in campo Valente e Dell’Oglio al posto di Floriano e Giron.
Il Taranto spinge il piede sull’acceleratore ed al 56’ trova il gol del 2 a o con Benassai che sugli sviluppi di un calcio d’angolo anticipa i difensori rosanero e segna la rete del raddoppio per i Pugliesi.
Prova a reagire il Palermo che al 62’ accorcia le distanze con Almici che da posizione defilata mette il pallone alle spalle di Chiorra.
Un minuto dopo altra sostituzione per il Palermo, esce De Rose, entra Silipo. La gara si vivacizza, la squadra rosanero rispetto al primo tempo cerca di creare di più, ma il Taranto si difende bene e riparte. Filippi tenta il tutto per tutto ed al 71’ manda in campo Fella al posto di Doda. Due minuti dopo calcio di punizione per il Palermo da posizione interessante. Calcia Silipo, la palla finisce tra le braccia del portiere.
Al 77’ Palermo in 10 per doppio giallo ed espulsione di Lancini, che in ritardo su Diaby lanciato a rete, commette fallo e finisce anzitempo la sua partita.
Dopo l’espulsione di Lancini, Palermo ancora più confuso ed in bambola. Il Taranto assolutamente tranquillo non rinuncia ad attaccare ed all’89’ chiude la gara con Diaby che con assoluta tranquillità realizza il terzo gol per i pugliesi. L’arbitro concede tre minuti di recupero, scompare dal campo la squadra rosanero, l’arbitro fischia la fine della gara che sancisce la vittoria meritata del Taranto.
Una prestazione da dimenticare per un Palermo che soprattutto nel primo tempo è rimasto totalmente in balia degli avversari. La squadra rosanero non è mai riuscita a creare nessuna azione in avanti degna di nota. Difesa a tratti imbarazzante. Il Palermo ha subito le ripartenze degli avversari che hanno mostrato molta più cattiveria agonistica, ma soprattutto una migliore organizzazione di gioco, una identità di squadra e una convinzione che i ragazzi di Filippi sembrano avere smarrito già nella gara contro l’ACR Messina.
Davvero troppo pochi spunti in avanti, è mancata la luce a centrocampo, la prestazione del Capitano De Rose è stata opaca, ma a preoccupare è il reparto arretrato con i difensori rosanero sempre in ritardo e costretti sistematicamente al fallo. Un Palermo poco lucido, lontano parente di quello visto alla fine della scorsa stagione dovrà necessariamente riflettere sul momento negativo che sta attraversando. Servirà molta umiltà, testa bassa e ritrovare immediatamente quella sinergia smarrita in vista dei due prossimi importanti impegni casalinghi contro Monopoli e Catanzaro.
Foto di Gianni Koral Bay