Arrivato a Palermo lo scorso 9 agosto, Matteo Brunori si è legato al club rosanero a titolo temporaneo. Il nuovo attaccante rosanero, di proprietà della Juventus, nell’ultima stagione ha vestito la maglia della Virtus Entella. In 34 presenze il giocatore ha messo a segno 4 reti ed ha realizzato 3 assist.
Di origini brasiliane, è nato a Macaè a qualche centinaio di chilometri da Rio de Janeiro da genitori italiani, Brunori è tornato in Italia all’età di un anno. Fin qui vissuto stagioni di alti e bassi. Dopo le esperienze non brillanti di Foligno, Reggiana e Pro Patria, nella stagione 2017/2018 ha disputato un ottimo campionato con il Villabiagio, club di Serie D, mettendo a segno 23 gol che gli hanno consentito di ritornare, nella stagione successiva, in Lega Pro con l’Arezzo. A fine campionato, dopo aver realizzato 17 reti, firma con il Pescara. Con gli abruzzesi gioca solo 10 partite, zero i gol, prima di passare a gennaio con la Juventus, dove giocherà 9 partite realizzando 2 gol e 2 assist. A fine campionato, gioca in serie B con la Virtus Entella, stagione poi terminata con la retrocessione dei liguri.
Per Brunori, classe 94’, questa nuova avventura con il Palermo potrebbe essere l‘occasione giusta per riscattare una carriera fin qui altalenante e la stagione opaca della scorsa stagione con l’Entella:
“Quando ho ricevuto la chiamata del Palermo – conferma Brunori, protagonista dell’odierna conferenza stampa di presentazione – non ho pensato alla categoria. Palermo non merita di stare in serie C e non mi è pesato scendere di categoria. Sicuramente lo scorso anno è un’esperienza negativa, però fa parte del mondo calcio. Sono venuto qui per mettermi in gioco e fare qualcosa di importante con questa maglia. È un’occasione di riscatto che voglio prendermi insieme a tutta la squadra e la città. Ritrovo Pelagotti, siamo stati insieme ad Arezzo, ed in questi due giorni in hotel ci siamo parlati e mi ha fatto conoscere qualche compagno. Ho un buon rapporto con Alberto e mi ha fatto piacere ritrovarlo qui. Quando sono arrivato allo stadio ho sentito subito una grande emozione. Nella mia carriera di attaccante ho giocato in avanti sia da solo che in coppia, sicuramente parlerò con il Mister e mi metterò a disposizione della squadra. Non ho problemi a giocare a una o due punte. Farò quello che vuole il Mister.”
Obiettivi stagionali
“I tifosi si aspettano tanto, perché questa è una Piazza che ha avuto giocatori importanti ed ha calcato campi importanti. Non prometto niente, ma farò di tutto per tornare a fare quello che ho fatto con l’Arezzo e con le altre squadre con le quali sono andato in doppia cifra e di aiutare la squadra. Ogni stagione è a sé. Penso di avere nelle corde di andare in doppia cifra. Non è un peso indossare la maglia rosanero. Ha un’importanza enorme, bisogna essere bravi a farsi scivolare addosso le pressioni, che è giusto che ci siano, e dare il massimo in campo. Poi con l’appoggio della gente e dello stadio che comincia a riempirsi si va più sciolti.”
Juventus
“Quando si è alla Juve si ha
tutto per fare bene, ma avevo parlato con la Società perché avevo intenzione di
fare un campionato importante dopo la retrocessione con l’Entella. Quando ho
avuto la possibilità di venire a Palermo non esitato ad accettare. Ringrazio
per questo il Presidente Mirri, il Direttore ed il Mister per avermi voluto. Avevo
bisogno di stimoli importanti e questa Piazza mi ha dato un’emozione forte sin
da quando mi è stata proposta. Credo che un giocatore, qualunque sia la formula
con la quale arriva, prestito o cessione definitiva, si deve comportare da
professionista. Sono venuto a Palermo per fare un campionato di vertice, come
tutti vogliono. Per il futuro se ne riparlerà.”