Dario Faini, pianista, compositore, produttore discografico e musicista italiano si sdoppia e mostra il suo lato più pop

Per separare le due anime racchiuse in lui, quella di compositore, pianista e produttore e quella più pop, Dario Faini, in arte Dardust e che vanta un palmarés di oltre 40 dischi di Platino, diventa Drd.

Classe 1976, originario di Ascoli Piceno, Dario Faini inizia a studiare pianoforte all’età di nove anni. S’interessa, nel tempo, di musica pop e rimane contagiato dalla musica elettronica di radice europea. Il suo esordio avviene all’inizio del nuovo millenio quando firma il suo primo lavoro con lo pseudonimo Dario Dust. Arriva poi il progetto Elettrodust, un gruppo composto, oltre che dallo stesso Dario, dai chitarristi Cristian Regnicoli e Corrado De Paoli, dal bassista Jury Capriotti, dal batterista Daniele Di Pietro e dal cantante Paolo Romersa. La formazione debutta a “Rock Targato Italia”, vincendolo, per poi prendere parte nello stesso anno al “Festival Italiano del rock emergente Sotterranea”, nel quale la band trionfa portandosi a casa il riconoscimento quale miglior gruppo e migliore abilità tecnica ma anche come miglior cantante e tastierista per Dario Dust.

Nel 2006 Dario firma un contratto come autore con la “Universal Music Publishing”, contratto che gli permetterà, negli anni, di collaborare alla scrittura ed alla composizione di brani per vari artisti del panorama musicale italiano. La prima collaborazione arriva nel 2007, quando scrive assieme a Irene Grandi “Le tue parole” interpretato dalla stessa Grandi. Nello stesso anno cura anche la colonna sonora del cortometraggio “Dress!”, film vincitore di diversi premi nei festival italiani ed europei e in concorso al David di Donatello.

Scrive per Ivana Spagna, Alessandra Amoroso, Marco Carta, Emma Marrone, Annalisa, Francesco Renga, Chiara Galiazzo, Noemi, Giusy Ferreri, Cristiano De Andrè, Fedez e, negli ultimi anni, con Levante, J-Ax e Fedez, Thegiornalisti, Elisa, Ermal Meta, Elodie, Guè Pequeno, Jovanotti, Eugenio in via di Gioia, Rancore, Tommaso Paradiso, Mahmood, Sfera Ebbasta e Feid.

Nel 2014 Dario Faini abbandona definitivamente lo psudonimo che lo ha accompagnato per quasi 14 anni e adotta quello con il quale è conosciuto oggi, Dardust. Il nuovo obiettivo artistico è quello di creare musica che unisca sonorità neoclassicismo con quelle elettroniche. Il suo pseudonimo è un omaggio al personaggio Ziggy Stardust di David Bowie e un tributo al duo Dust Brothers, divenuto celebre con il nome The Chemical Brothers. Ha al suo attivo quattro album da solista, due EP, e oltre quindici singoli, lavori che, nel tempo, hanno trasformato Dario in un vero e proprio hit-maker.

È arrivato oggi il momento, per Dario di clonare la parte più pop di sé da quella che lo vede alternare la sua attività di concertista, nel 2919 e nel 2020 è stato in tour con il suo “Lost in Space – Piano Solo” a quella di produttore e autore di successo. Nasce così Drd. Per “Defuera”, il primo singolo pubblicato con il nuovo psedudonimo, Dario ha voluto accanto a sé tre nomi importanti che rappresentano il presente e il futuro della scena rap e trap italiana, ossia Ghali, Madame e Marracash.

Il singolo è un brano che rispecchia la visione dell’artista nella contaminazione del pop del futuro. Nella traccia ci sono la wave latin, il sapore esotico mediorientale, così come l’elettronica più pura che affonda le radici nei grandi gruppi degli anni 90 quali Daft Punk o Chemical Brothers.