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Non solo spettacoli, seminari e performance artistiche in calendario all’edizione 2020 delle Orestiadi di Gibellina

Alle Orestiadi di Gibellina, prima degli spettacoli, un week end dedicato ai libri: venerdì 31 luglio alle 19:00 Lo splendore del niente e altre storie (Sellerio editore) di Maria Attanasio, sabato 1 agosto alle 19:00 Tetralogia del dissenno (Editoria e Spettacolo) di Rino Marino, a cura di Vincenza Di Vita e Un femminile per bene: Carmelo Bene e le Ma-donne a cui è apparso (Mimesis Edizioni) di Vincenza Di Vita

venerdì 31 luglio alle ore 19:00 al Baglio di Stefano presentazione del libro: Lo splendore del niente e altre storie di Maria Attanasio (Sellerio Editore Palermo)

Storie di donne ribelli, di coraggio e di resistenza. Sullo sfondo di una Sicilia che dalla Spagna passa ai Savoia, poi agli Asburgo e quindi ai Borbone di Spagna, Maria Attanasio attraverso il racconto storico si riappropria del passato e lo interpreta con sensibilità e forza. Ci rende consapevoli di figure ai margini della storia, rendendole protagoniste grazie anche alla sua scrittura poetica efficace e assolutamente unica. «Si nasce per caso in un luogo, che può diventare scelta, destino. E destino di scrittura è stata per me Caltagirone, l’immaginaria Calacte della maggior parte di questi racconti. Storie soprattutto di donne – ribelli non rassegnate – di cui spesso resta solo un gesto, un dettaglio, impigliato in vecchi libri o nelle scritture di cronisti locali: frammenti dell’immemore genealogia delle madri, che arrivano a me, si insediano in me, fino a quando non restituisco loro parola e identità. Ricostruendo, tra immaginario storico e tracce documentali, il pensare e l’operare di Catarina, Francisca, Annarcangela, Ignazia, ma anche delle protagoniste degli altri racconti, la mia vita si è fusa con la loro in una sorta di transfert, di autobiografia traslata nel tempo dell’esclusione dal linguaggio che ha caratterizzato l’identità di genere; dove però è possibile ritrovare sorprendenti storie di coraggio e di resistenza alla discriminazione e all’ingiustizia» (Maria Attanasio, dalla Nota introduttiva). Raccogliere in un unico volume questi racconti, variamente editi tra il 1994 e il 2014, corrisponde alla necessità di dare più completa conoscenza ai lettori di una scrittrice appartata ma la cui opera è accompagnata oggi da una crescente attenzione, da una continua curiosità. Il volume mette assieme: la lunga novella, quasi un breve romanzo, Correva l’anno 1698, che dissotterra la vicenda di Francisca, uomo-femmina, «masculu fora e fimmina intra»; la bellissima Lo splendore del niente – storia di potenza flaubertiana di Ignazia Perremuto, di superba e nobile famiglia, che a lussi, amori e doveri propri del suo stato preferisce contemplare il nulla, prefigurando le ribellioni alla sottomissione femminile –, oltre a più rapide escursioni attraverso destini di donne del Settecento. Recuperati, tutti, dalle antiche cronache e riportati in vita da una scrittura che suscita immagini a ogni rigo.

Maria Attanasio (Caltagirone, 1943) collabora a riviste e giornali. Ha scritto poesie (Interni, 1979; Nero barocco nero, 1985; Eros e mente, 1996; Amnesia del movimento delle nuvole, 2003) e saggi. Con questa casa editrice ha pubblicato Correva l’anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile (1994), Piccole cronache di un secolo (1997, con Domenico Amoroso), Di Concetta e le sue donne (1999) Il falsario di Caltagirone (2007), Il condominio di Via della Notte (2013), La ragazza di Marsiglia (2018) e Lo splendore del niente e altre storie (2020).

sabato 1 agosto alle ore 19:00 al Baglio Di Stefano presentazione dei libri: Tetralogia del dissenno di Rino Marino (Editoria & Spettacolo, 2020)

La drammaturgia di Rino Marino è innanzitutto un processo di creazione letteraria, che assume forma d’azione scenica nella esecuzione sui corpi degli attori e, attraverso questi, su un ricco apparato scenografico e luminoso. Si colloca pertanto nell’ambito di una letteratura teatrale riconosciuta e definita “nuovo teatro” come sottolineato dai riconoscimenti e premi collezionati negli anni di scrittura teatrale.

Rino Marino, direttore artistico della compagnia Sukakaifa, è autore di tredici opere teatrali, attore e regista, si è occupato di drammaterapia con pazienti affetti da disagio mentale, coniugando il suo lavoro di psichiatra alla vocazione teatrale. A questa deve la sua formazione e collaborazione lavorativa con artisti che eseguono il metodo Stanislavskij e quello di Grotowski come Carlos Riboty; con il Living Theatre per Gary Brackett; con la recitazione autoriale di Carlo Cecchi, Dario Fo, Paolo Graziosi, Mario Martone

Un femminile per bene: Carmelo Bene e le Ma-donne a cui è apparso di Vincenza Di Vita (Mimesis Edizioni, 2019)

Carmelo Bene è l’attore artifex che si nutre di mistica cristiana e di horror fantascientifico per dare vita a parodici travestimenti e grottesche narrazioni. La creazione di artifici e artefatti mimici è costruita attraverso l’imitazione di figure paradigmatiche come Eleonora Duse, Totò ma anche San Giuseppe da Copertino e le donne che appaiono su riviste di cronaca rosa, sfogliate da una santa che, annoiata, fuma una sigaretta con aria distratta, a cui ciondoli in testa una finta aureola.

Vincenza Di Vita, classe 1983, è dottore di ricerca in Performance Studies. Ricercatore e studiosa di teatro, poeta, giornalista e critico teatrale, drammaturgo, collabora con fondazioni e compagnie teatrali. Ha diretto e ideato eventi e riviste; è docente in discipline dello spettacolo dal 2013 in università e istituti di alta formazione in Italia e all’estero. Giurata di premi teatrali internazionali, ha pubblicato diversi contributi nell’ambito degli studi culturali.