Già noto alle Forze dell’Ordine, era gravato da numerosi ed analoghi precedenti penali
La Polizia di Stato ha tratto in arresto Comignano Francesco Paolo, 23enne pluripregiudicato della Zisa, ritenuto il responsabile di un furto in appartamento perpetrato lo scorso luglio, in un appartamento in zona Noce. Durante un periodo di assenza della proprietaria, ignoti, dopo aver fatto ingresso nell’immobile al pianterreno, fecero incetta di argenteria, monili e di un Rolex. Da allora, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Zisa – Borgo Nuovo” hanno lavorato alacremente per assicurare alla giustizia il responsabile del furto.
I poliziotti hanno lavorato su due fronti, quello tradizionale delle indagini svolte sul campo e quello legato ai riscontri tecnici effettuati, sulla scena del furto, da personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. I due filoni di indagine, quasi contestulamente, sono giunti ad una conclusione unanime: a compiere il furto sarebbe stato Comignano, le cui impronte, tra l’altro, sono state rilevate e repertate nell’abitazione razziata.
Comignano è individuo noto alle Forze dell’Ordine, gravato da numerosi ed analoghi precedenti penali. Già nel dicembre del 2018 era stato arrestato per un tentativo di furto ad una abitazione al piano terra di via Rinaldo Montuoro. In quella circostanza, sempre i poliziotti del Commissariato di P.S. “Zisa-Borgo Nuovo” sventarono la ruberia, sorprendendo Comignano quando già il malvivente aveva intrapreso il percorso di fuga dall’abitazione ed era nell’atto di scavalcare la recinzione che lo avrebbe portato sulla pubblica via. Attualmente Comignano si trovava recluso, per altra causa ancora, presso la locale casa circondariale. In carcere gli è stato notificato il nuovo provvedimento restrittivo conseguente al furto nell’abitazione di via Noce. Indagini sono in corso per risalire alla refurtiva sottratta, che potrebbe già essere stata rivenduta a ricettatori del settore.