(di Roberto Greco)
In arrivo la 70esima edizione della “Berlinale”, che si terràdal 20 febbraio al 1° marzo prossimi. È la prima edizione diretta da Carlo Chatrian, giornalista e scrittore italiano, già direttore artistico del “Locarno Festival”.
Tra i film in concorso per l’”Orso d’oro” troviamo tre titoli italiani: “Favolacce” di Damiano e Fabio D’Innocenzo, “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti e “Siberia” di Abel Ferrara.
Diritti tenta, con il suo film, di bissare il successo che, nel 1977, ottenne la serie tv prodotta dalla Rai dedicata al pittore emiliano, interpretato da un allora poco conosciuto Flavio Bucci, successo televisivo senza precedenti con milioni di telespettatori che ha lasciato un segno e, soprattutto, fece conoscere al grande pubblico la figura di Antonio Costa, conosciuto come Ligabue, immaginifico pittore dalla tragica vita nato in Svizzera e cresciuto poi a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, dove morì nel 1965. Si tratta del quarto lungometraggio firmato da Giorgio Diritti che ha scelto, per interpretare Ligabue, Elio Germano. “Si può nascere con una fisicità sgraziata, una mente velata da una moderata follia, ci si può sentire sbagliati, soli, o avere voglia di nascondersi per la ‘vergogna di esistere…’ ma si può credere nel proprio talento e farlo diventare l’occasione del riscatto – dichiaraDiritti –C’è sempre un modo per essere se stessi ed essere amati e Toni Ligabue lo voleva senza mollare mai“. Ligabue, folle artista capace di dipingere leoni e giaguari, gorilla e tigri tra gli sterminati boschi di pioppi e sulle rive del Po, deve al suo incontro con lo scultore e pittore Renato Marino Mazzacurati la sua consapevolezza di “essere artista” e fu proprio Mazzacurati che lo introdusse al mondo dell’arte e lo guidò nella conoscenza e nell’uso delle tecniche che gli permisero di sfogare le sue infinite ansie attraverso il suo particolare uso del pennello. “Volevo nascondermi” è prodotto da Rai Cinema e Palomar e sarà nelle sale cinematograficheitaliane a partire dal 27 febbraio. Nel cast, oltre a Elio Germano, troviamo anche Oliver Ewy, Leonardo Carrozzo, Pietro Traldi che interpreta Mazzacurati oltre a Orietta Notari, Andrea Gherpelli, Denis Campitelli, Filippo Marchi, Maurizio Pagliari, Francesca Manfredini, Paola Lavini e Gianni Fantoni. “Sono molto contento che Toni Ligabue ‘mi porti’ a Berlino – ha dichiaratoGiorgio Diritti –Quando ho saputo della presenza del film in concorso me lo sono immaginato arrivare in moto a Potsdamer Platz, sfilare i guanti ed entrare dicendo ‘Grazie, grazie!’ con quella sua strana cadenza tra emiliano e svizzero tedesco. Amo la sua storia, esprime la ricchezza della diversità e la voglia di riscatto. Ringrazio il direttore della Berlinale Carlo Chatrian e tutti quelli che hanno reso possibile questo film“.
Doppia prova festivaliera per Elio Germano,che fa anche parte del cast di “Favolacce”, film che riporta alla regia i gemelli D’Innocenzo dopo il loro“La terra dell’abbastanza” che debuttòalla Berlinale nella sezione“Panorama”. Il film è una dark-novel che ricorda Italo Calvino e Gianni Rodari, “Una storia corale nella comunità borghese della provincia laziale, lo sguardo è quello di un gruppo di undicenni. Il titolo è la crasi tra favole e parolacce, la chiave è quella del racconto grottesco” come spiegano i registi, che sono i registi più giovani della competizione e definisce il film “un paesaggio con rovine non come i film del neorealismo e sulla seconda guerra mondiale, ma sulla distruzione della famiglia, tema universale e non solo legato alla società italiana“.
Protagonista di Ferraraper “Siberia” è invece il suo prediletto Willem Dafoe, oramai stabilealter ego del regista.Il film racconta la storia di un viaggio in cui il protagonista dovrà confrontarsi con i propri sogni, i ricordi e le visioni, cercando così di attraversare il buio per raggiungere la luce. “Un film non narrativo che riporta il regista americano in concorso a Berlino, 25 anni dopo ‘The Addiction’” spiega Chatrian.
A“Berlinale Special Gala”parteciperà anche il“Pinocchio” di Matteo Garrone mentre a “Panorama” verrà presentato“Semina il vento”per la regiadi Danilo Caputo. Troveremo invece a“Generation”il film di Chiara Bellosi, “Palazzo di giustizia” e il corto di Marta Anatra dal titolo “Progresso”.
Alla sezione“Forum”saranno invece presentati“La casa dell’amore” di Luca Ferri e “Zeus Machine L’invincibile” di Nadia Ranocchi e David Zamagni. Celebra i suoi 50 anni la sezione “A Forum Expanded”,la sezione nata nel 1971, e lo fa presentando due classici del cinema italiano,“Ossessione” di Luchino Visconti del 1943 e “Ostia” di Sergio Citti del 1970 oltre a “Othon o gli occhi non vogliono in ogni tempo chiudersi” di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet. In occasione del centenario della nascita del maestro del cinema italiano Federico Fellini, nella sezione“Berlinale Classics” verrà proposto“Il bidone”realizzato nel 1950 del maestro riminese. Per festeggiare il 70° anniversario del festival Carlo Chatrian ha inserito nel programma “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, già Orso d’oro nel 2012.
Titoli importanti anche alla “Settimana della critica” troviamo “Faith” di Valentina Pedicini mentreal “Coproduction Market” troviamo“The Long Run” di Andrea Magnani. Il romanzo scelto per “Books@Berlinale”, realizzato in collaborazione con la Fiera del libro di Francofortee che presenta romanzi alla ricerca di un adattamento cinematografico, ci sarà“I bambini di Svevia” di Romina Casagrande.