L’ex difensore del Palermo Roberto Biffi, che detiene il record di presenze ben 321 con 18 marcature e che ha vestito la casacca rosanero dal 1988 al 1999 è stato intervistato in esclusiva per TuttoPalermo.net dal Direttore Rosario Carraffa, durante il programma in radiovisione “Today Sport” su RTA.
Secondo te il Palermo, malgrado i problemi societari, può andare in Serie A?
“Ho visto giocare in TV il Palermo più volte e ho visto una squadra tonica e pronta per il salto di categoria. Penso che sia più un problema societario che tecnico, Stellone sta facendo un buon lavoro e io credo che alla fine questi ragazzi centreranno la promozione. Anche quando tecnicamente sei forte è difficile vincere ma ripeto credo che i problemi possano essere più societari e non tecnici, sarebbe un peccato veder vanificato il lavoro sul campo da discorsi extra. Spero che chi verrà scelto come guida sia una persona che si dia tutto”.
Brescia e Palermo sono le squadre da battere o ne vedi altre?
“Il Benevento è una squadra sorniona, li ho visti e non giocano molto bene rischiando molto e anche se poi spesso vince lo fa con fatica. Però è sempre lì e non vorrei che desse la zampata vincente alla fine. A mio parere, però, se non dovesse succedere nulla tra penalizzazioni e altri discorsi credo che le due di testa in questo momento otterranno la promozione diretta, stando attenti ovviamente a quelle dietro”.
Un parere sulla Serie A? Cosa devono fare le milanesi per tornare al top?
“La Juventus ha fatto diventare il campionato più difficile noioso, ovviamente no per colpe loro. Giocare per il secondo posto rende, da tifoso, noioso seguirlo. Io purtroppo sono interista e quando vedo le partite mi metto le mani davanti agli occhi, vincere è sempre una sofferenza. Il Milan lo vedo molto più avanti rispetto ai neroazzurri, ho detto ai miei figli che se abitassimo a Milano avrei fatto l’abbonamento per il Milan che è più divertente. All’Inter si piangono sempre addosso e a me le persone che si piangono addosso non piacciono. Il Milan mi sembra che abbia un progetto più chiaro, se vedo i rossoneri mi diverto se vedo l’Inter piango pensando a quale squadra mi sono scelto da piccolo”.
Dei compagni dei tuoi anni in rosanero con cui sei rimasto a contatto?
“Sembra una domanda fatta apposta ma non ci siamo messi d’accordo, io non sono molto social ma ho Whatsapp e Favo ha creato il gruppo ‘quelli del duplete’ che siamo quelli che abbiamo vinto Campionato e Coppa Italia (stagione 1992-1993 ndr.). Poi anche altri ragazzi che magari incontro per lavoro ed è sempre un piacere. Io ero un rompiballe ma con gli avversari, con i compagni ho avuto sempre ottimi rapporti. Con Bucciarelli abbiamo un rapporto molto stretto, eravamo anche compagni di camera nei ritiri. Abbiamo vissuto cose belle e meno belle come la retrocessione del 1991, la prima dalla B alla C anche se poi purtroppo ce ne fu un’altra. Comunque ci divertiamo tra insulti e battute, cose che succedono tra vecchi amici. A volte abbiamo parlato di fare una partita amichevole tra noi anche se alcuni, come il sottoscritto, siamo un po’ sovrappeso (ride ndr.). A Palermo sono tornato qualche anno fa per l’evento benefico organizzato da Ficarra e Picone e ne approfittai per stare una settimana e far conoscere Palermo ai miei familiari. la gente palermitana è molto riconoscente, magari quando sei lì nei momenti difficili te ne dicono di tutti i colori ma poi c’è la riconoscenza negli anni. Un palermitano che ha un ristorante a Sanremo, dove abito, mi ha detto che non ha mai visto un milanese più palermitano di me”.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Sto allenando in Eccellenza l’Alassio e per adesso, le cose stanno andando abbastanza bene. A me piacerebbe un giorno far parte del Palermo, non è una proposta ma credo che la Società dovrebbe inserire persone che vogliono bene a questi colori. Gente come me, Favo e altri che hanno il Palermo nel cuore farebbero sempre di tutto per ottenere il meglio possibile. Se c’è gente che viene e che va non c’è attaccamento, è un desiderio che ho. Magari non si realizzerà mai ma è un sogno, lasciatemi sognare. Vi seguo da lontano ma sempre con il cuore”.