Massimiliano Pisciotta, ex centrocampista del Palermo dal 1991 al 1996 con 84 presenze in rosanero, è stato intervistato in esclusiva da Rosario Carraffa per TuttoPalermo.net, durante il programma in radiovisione “Today Sport” su Radio Tivù Azzurra, in onda ogni sabato e domenica dalle ore 14:05 alle 17:00, dove ha parlato dei rosanero e non solo.

Quale è il tuo pensiero su questo Palermo, attualmente con 25 punti in classifica, e del cambio di allenatore che ha portato Roberto Stellone sulla panchina rosanero?

“Sicuramente l’inizio di stagione del Palermo è strepitoso. Un anno in più in cadetteria ha fatto si che i giocatori attuali abbiano acquisito maggiore  esperienza. Per quanto riguarda Stellone, aveva ottenuto già una promozione col Frosinone. Vedo che la squadra ha una sua identità; ovunque, sia in casa che fuori, il Palermo impone il suo gioco e questo è di gran lunga un vantaggio”.

All’inizio del campionato si parlava di Palermo, Benevento, Hellas Verona e Crotone come le protagoniste di questo. Poi le altre squadre hanno avuto qualche problema, mentre il Palermo pian piano ha preso la testa della classifica con del buon gioco ed è anche emersa a sorpresa il Pescara: quali sono le antagoniste dei rosanero?

“Il vero antagonista del Palermo è il Palermo stesso. La squadra sta facendo benissimo, è continua e come dicevo prima ha un anno in più di conoscenza del campionato alle spalle: certi errori della scorsa stagione non li sta commettendo. Quindi non vedo antagoniste dei rosanero, ma l’importante è continuare su questa strada. A Verona si poteva vincere, non si è continuata la striscia di vittorie ma si continua a fare punti ed è quello che devono fare. Poi a Palermo ci sono calciatori importanti, che giocano in nazionale. Sono molto fiducioso, e se aggiungessimo anche il dodicesimo uomo in campo, i tifosi, non ce ne sarebbe per nessuno”.

Tu sei è un allenatore: quanto è importante un tecnico per la squadra? E poi con Stellone è arrivata una certa mentalità, con tanti giocatori offensivi in campo: è forse questo il modulo giusto per questa squadra?

“I moduli sono solo dei numeri, l’importante sono gli interpreti. Il Palermo ha tanti giocatori offensivi, è vero, ma questi si sacrificano per la causa. Stellone è un allenatore che offre un buon calcio, si vede la mentalità e la mano del tecnico e dei suoi collaboratori”.

In quale reparto pensi che i rosanero debbano rinforzarsi? Quale è la tua opinione sulla cessione societaria?

“Visto che il Palermo è primo in classifica, meno si va ad intaccare l’equilibrio dello spogliatoio meglio è. Per quanto riguarda la società, noi tifosi non dimentichiamo ciò che è stato fatto nell’era Zamparini: la massima serie, la finale di Coppa Italia, la Coppa Uefa. Però tutte le storie hanno una fine e gli auguro che sia un lieto fine, come lui lo ha augurato a noi”.

Chi può essere l’arma in più di questo Palermo?

“Per me il numero 12, ossia la Curva. I tifosi sono l’uomo in più e io sono orgoglioso di essere palermitano e tifoso, perchè sappiamo dare al momento giusto qualcosa in più rispetto ad altre tifoserie, Poi è tutto l’insieme di tutto che deve funzionare”.

Per quanto riguarda la Serie A, come vedi questo campionato con la Juventus ancora davanti, con Napoli e Inter che vogliono cercare di scavalcarla?

“Purtroppo il campionato è già finito o comunque finirà come ogni anno già a febbraio. La Juve è una, due spanne sopra le altre che possono lottare solo dal secondo posto in giù. Purtroppo la differenza è troppa e lampante, nonostante il Napoli faccia sempre degli ottimi campionati”.

Secondo te il Palermo sarà una di quelle squadre che arriverà tra i primi due posti per quello che hai visto fino ad ora? L’anno scorso dovette fare i play-off.

“L’anno scorso ci sono stati un paio di fattori che hanno scaturito questa situazione: molti cambi, Nestorosky che si è fermato e non ha fatto più gol. Quest’anno, la sensazione dall’esterno, è totalmente differente.”

Questa rosa è più forte di quella dell’anno scorso, viste i rinforzi e le contemporanee mancate partenze dei big?

“Sì questo è un fattore determinante. Ripeto hanno una stagione in più sulle spalle e sicuramente non faranno come la scorsa stagione. Quindi secondo me è un Palermo lanciato e sono sicuro con Stellone al timone e i senatori non abbasseranno mai la guardia”.

Alcuni tifosi ci chiedono cosa fa adesso Pisciotta e se tornerà mai in un ruolo dirigenziale a Palermo. Come gli rispondi?

“Per adesso sono in attesa di una sistemazione, per adesso guardo diversi tipi di allenamenti. Comunque spero un giorno di tornare a Palermo come allenatore, perchè mi piace un mondo”.