Un bilancio più che positivo per il 17esimo Congresso Simdo tenutosi per tre giorni, dal 18 al 20 ottobre all’Hotel La Torre di Palermo. Un’ occasione importante per tanti professionisti ed eccellenze del mondo della medicina per discutere e portare avanti i tanti progetti legati al mondo dell’obesità e del diabete. “Il Congresso è andato bene grazie alla compresenza delle più importanti società scientifiche in ambito nazionale che si occupano all’assistenza di persone con diabete – dice soddisfatto il Dottor Vincenzo Provenzano Direttore dell’Unità Operativa complessa di Diabetologia dell’ospedale Civico Partinico e Presidente di SimdoAbbiamo costruito insieme le prime proposte di linee guida per la tecnologia e il piede diabetico. Abbiamo parlato di tecnologie applicate alla cura del diabete e terapia di diabete di tipo 2 con farmaci innovativi – continua – Abbiamo presentato in anteprima nazionale nuovi presidi, come la medtronic 670, la t:slim, un nuovo holter dexcom g6 e anche la prima pompa che arriva in Italia per il diabetico di tipo 2 insulino trattato. Alcune di queste apparecchiature, come la pompa microinfusore, arriva dall’America ed è una sorta di pancreas artificiale. Per il bambino con diabete sarà come mettere gli occhiali per correggere la miopia. Da domani queste nuove apparecchiature saranno in commercio. La Sicilia ha troppi record negativi. Noi vogliamo combatterli insieme alle associazioni e alle istituzioni per costruire una sanità migliore dal volto umano”.

E i record negativi a cui fa riferimento Provenzano sono questi: la Sicilia è la regione d’Italia con più malati di diabete e il numero più alto di bambini diabetici. Il numero delle morti per diabete nell’isola è più alto, il doppio quasi, rispetto alla media nazionale. Questi sono dati emersi durante il Congresso nazionale Simdo conclusosi sabato all’Hotel La Torre, e che per tre giorni ha riunito più di 300 medici, operatori sanitari, associazioni e istituzioni. Professionisti ed esperti sanitari in malattie metaboliche, diabete ed obesità, si sono confrontati sulle metodiche di cura, prevenzione e nuove tecnologie. Durante le tre giornate sono stati organizzati minicorsi teorici e pratici per i professionisti del settore. Il Congresso è stato diviso in sessioni congiunte con le società scientifiche ADI, AME, ANMCO, FADOI, SIAMS, SICOB, SIMG, SINPE, SIO. Alle tavole rotonde medici di tutta Italia hanno sottolineato che “l’obesità è una malattia che porta ad altre patologie. Fare prevenzione significa condurre un corretto regime alimentare e fare attività fisica”. Per il Dottor Marco Tagliaferri, Presidente dei Borghi della Salute, anche l’urbanizzazione, ai nostri giorni, è causa di tante malattie. Presente al tavolo tecnico anche la voce dei pazienti rappresentata da Giacomo Trapani, presidente della Federazione Diabetici Sicilia che ha puntato il dito sulle difficoltà di vita e di cura del malato diabetico.

Ad ascoltare le parole di medici e pazienti, c’era anche Margherita La Rocca presidente della Commissione Sanità all’Ars. “Raccolgo tutto quello che è stato detto in questa sede – dichiara La Rocca – Servono campagne di sensibilizzazione con l’aiuto dei bambini perché da loro bisogna partire con regole di educazione alimentare e un percorso che porta ad un corretto stile di vita. Questa si chiama prevenzione”.

Tra i temi presentati nel corso del Congresso anche “Sostenibilità e innovazione: il dilemma della Sanità” presentato da Cristiano Ferrari, Presidente Theras Group. Garantire le migliori tecnologie al servizio della salute di ogni individuo. Questa la mission di Theras Group, l’azienda italiana leader nelle tecnologie che fornisce terapie e soluzioni socialmente sostenibili al fine di soddisfare più persone possibili.

“Collaborando con i medici e gli operatori sanitari, puntiamo al miglioramento della qualità di vita di tutti i pazienti che si affidano alle nostre terapie. Facendo leva sui principi chiave di innovazione tecnologica e sostenibilità – spiega Cristiano Ferrari, Presidente Theras Group – puntiamo a uno sviluppo del settore dei dispositivi medici per il trattamento di patologie neurologiche e metaboliche. Quando penso alla nostra tecnologia, ai grandi sforzi innovativi portati a termini in questi anni, penso soprattutto agli oggettivi vantaggi per i pazienti, per i quali tante iniezioni significano anche il disagio di sentirsi limitati e diversi dagli altri – continua Ferrari – La nostra tecnologia, sicura sostenibile e facilmente gestibile, permette a tutti i pazienti con diabete, di “dimenticarsi” delle misurazioni e delle punture semplicemente indossando i nostri devices. Chi ha il diabete oggi può avere una vita normale, fatta di sport, di gioco e di socialità piena. Senza dimenticare che l’innovazione può chiamarsi tale solo se sa essere anche sostenibile per permettere al maggior numero di pazienti che ne necessitano di beneficiarne”.

Obiettivo da raggiungere ora dopo il Congresso, per il Dottor Vincenzo Provenzano sarà “cercare di migliorare  la qualità della vita e rafforzare  terapie che inizialmente potrebbe avere, per la sanità pubblica, una maggiore spesa immediata con farmaci innovativi ma un risparmio a lungo termine di ricoveri e ospedalizzazione e meno complicanze del diabete”. Il prossimo Congresso nazionale Simdo si svolgerà ad ottobre 2019 a Roma.