“Il baccello della legalità”, la scultura  di Samira D’Agostino insieme ai 18 pannelli  decorativi che reinterpretano, in chiave pittorica, i mosaici bizantini della cappella Palatina realizzati dagli studenti dell’Istituto Superiore “Damiani Almeyda- Crispi” coordinati dalla professoressa Paola Campanella, sono le prime opere ospitate nella garitta di casa Falcone, restituita alla collettività grazie al progetto “La bellezza della legalità” promosso dal Club Rotary di Palermo “Teatro del Sole” presieduto da Paolo Lo Iacono in collaborazione con il Comune di Palermo. Strappata all’incuria, da ieri sera, in occasione della XXVI edizione dell’anniversario della strage Falcone, “ la garitta diventerà il più piccolo spazio espositivo del mondo, aperto ad un dialogo cole scuole d’arte della città- spiega Lo Iacono- A settembre il via ad un protocollo d’intesa con le scuole d’ arte e ad un concorso aperto agli istituti che potranno presentare le loro opere ad una giuria  di esperti per aggiudicarsi lo spazio espositivo”. Luogo deputato alla protezione del giudice Falcone davanti alla sua abitazione in via Notarbartolo, la garitta è oggi il simbolo di un legame profondo nel segno della continuità che intreccia memoria e futuro rivolto alle nuove generazioni. In settimana, sarà anche montato, accanto alla garitta,  un pannello esplicativo in braille, realizzato   dal Rotary Club “Teatro del Sole”.