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PALERMO – La plastica separata dal vetro, la carta dall’ umido, il secco. Eppure poi l’immondizia separata finisce insieme a quella indifferenziata: altro che riciclo, mancano gli impianti. Dopo anni di tentativi andati a vuoto e investimenti sprecati la raccolta differenziata dei rifiuti, in Sicilia è aumentata, attestandosi adesso sul 21%. Ma ora mancano gli impianti di compostaggio, quelli per il trattamento della parte umida dei rifiuti. E così in molti Comuni l’immondizia separata dagli abitanti viene ributtata nelle discariche, quindi rimescolata alla indifferenziata. La differenziata, scrive il Giornale di Sicilia, cresce. Gli ultimi dati mostrano il grafico della differenziata per la prima volta con la freccia che punta verso l’ alto. Secondo l’ Ufficio Speciale diretto da Salvatore Cocina, in Sicilia è passata dal 12,8% del 2015 al 21%. E il trend di crescita registrato recentemente è pari all’ 1,5% mensile. Dunque si può sperare – segnala Cocina in una relazione inviata all’ assessore ai Rifiuti, Vania Contrafatto – di avvicinarsi al 40% auspicato dai piani regionali per fine 2018.

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