Colori e caratteri ricordano quelli del Pd (bianco, rosso e verde), mentre la scritta “popolari” è in blu con quattro stelle sotto la dicitura “democratici”. E’ stato svelato oggi il simbolo di “Democratici e popolari”, la lista che raggruppa il Pd e gli alleati (Ap e centristi) a sostegno del candidato sindaco Leoluca Orlando. Un passo importante nella corsa a Palazzo delle Aquile perché sancisce la “pace” tra gli orlandiani e i democratici.
“Con la presentazione del simbolo si conclude il lungo percorso iniziato dal Pd e che oggi consegna alla città di Palermo un progetto politico che, siamo convinti, darà un contributo decisivo alla vittoria del centro sinistra e di Leoluca Orlando alle prossime elezioni amministrative”. Lo ha detto Antonio Rubino, responsabile organizzazione del Pd in Sicilia. “Il simbolo che abbiamo presentato – ha aggiunto Rubino – tiene dentro le istanze dei nostri alleati, del sindaco ma soprattutto dei tanti iscritti e militanti del Pd che ci hanno spronato a tenere insieme unità e identità. Siamo convinti di esserci riusciti e che adesso ci siano tutte le condizioni per fare una bella ed entusiasmante campagna elettorale”.
Intervenuto alla presentazione di “Democratici e popolari”, il sindaco Leoluca Orlando ha ribadito: “Il nostro stare insieme è un percorso naturale nel quale ognuno porta la sua diversità”. Quindi Orlando ha gettato lo sguardo oltre, ovvero alla costituzione di quel “campo largo” che insegue da tanti anni, ma che il difficile rapporto con il Pd ha impedito. Ora che la “frattura” avvenuta in occasione delle primarie del 2012 è stata definitivamente ricomposta, il primo cittadino ha affermato: “Possiamo tutti insieme essere uniti con questa che è una delle liste che sostengono la mia candidatura, che non serve per eleggere un sindaco, siamo più ambiziosi, serve per creare un campo largo per dare la percezione che insieme si è più forti e questa è la ragione per la quale ognuno poteva scegliere di vincere o perdere da solo. Abbiamo deciso invece di vincere insieme: questa è la ragione per la quale procederemo aggiornare in prospettiva la visione di questa città”.
Per il segretario provinciale del Pd, Carmelo Miceli, sono ormai acqua passata gli scontri con Orlando. “E’ una bella giornata per me e per la città di Palermo. Finalmente abbiamo un simbolo, frutto di una trattativa travagliata che ha visto lavorare insieme il Pd, Ap e i Centristi per l’Europa e che consentisse di voltare pagina. E’ una svolta, che chiude con un passato in cui si era creata un’innaturale frattura. Non è un caso che le persone presenti oggi siano sedute allo stesso tavolo: era innaturale restare separati. Vogliamo diventare un polo forte e alternativo alla destra e ai populismi – ha continuato Miceli -. Iniziamo dalle Amministrative di Palermo ma avviamo un percorso che non ha confini e ha grandi ambizioni. Ringrazio il sindaco che ha consentito con parole nette e trancianti di arrivare a questo tavolo. Vogliamo una Palermo al centro del Mediterraneo, capitale dell’accoglienza e della cultura e vogliamo migliorare quel progetto politico che sta nella persona del sindaco Orlando e che ha già prodotto buoni risultati. Orlando il sindaco lo sa fare”.
All’incontro con la stampa oltre a Miceli, Rubino e allo stesso Orlando, hanno partecipato il vicepresidente dell’Ars, Giuseppe Lupo, il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando, diversi consiglieri comunali e presidenti di circoscrizione in carica, l’esponente di Ap, Dore Misuraca, e la deputata dem Teresa Piccione.
“Palermo è rinata in questi anni – ha concluso Misuraca – e in questo tempo si èricomposta la distanza tra noi e l’amministrazione Orlando che c’era a inizio sindacatura. Davanti a noi c’è un grande anno, il 2018, con Manifesta e Palermo Capitale della Cultura. Ci saranno venti candidati per il Pd e venti per i centristi per un programma comune. Ci unisce una visione europea e mediterranea di Palermo, una visione inclusiva e attenta ai deboli”.